BRUXELLES – "Abbiamo intenzione di far rispettare alle società farmaceutiche i contratti che hanno firmato usando i mezzi legali a nostra disposizione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, di fronte alla crescente rabbia di Paesi membri della Ue per i ritardi nella consegna delle dosi di vaccini anti Covid.
Senza precisare le possibili azioni della Ue, Michel ha detto che l'Unione insisterà nel chiedere trasparenza sulle ragioni di questi ritardi. E ha spiegato che dopo il primo avviso da parte di Pfizer di un ritardo previsto di diverse settimane, Bruxelles ha assunto una posizione molto dura riuscendo a ridurre questi tempi. "Abbiamo battuto i pugni sul tavolo e alla fine l'annunciato ritardo di diverse settimane si è trasformato in un rallentamento delle consegne", ha detto il leader europeo in un'intervista ad Europe 1.
di
Alessandra Ziniti
Michel ha anche ammesso che sarà difficile per il blocco raggiungere l'obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione adulta entro la fine dell'estate. Ha aggiunto che, considerate le sfide logistiche e il lento lancio dei vaccini nell'Ue sinora, "sarà difficile" raggiungere l'obiettivo fissato dalla Commissione.
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