PARIGI – Da cinquant'anni in prima pagina su Le Monde, con la capacità di far sorridere e riflettere sui grandi temi di attualità. Plantu, uno dei vignettisti più celebri del mondo, lascia il quotidiano francese. Nel suo primo disegno su Le Monde, il primo ottobre 1972, Plantu disegnò una piccola colomba, con un punto interrogativo sul becco, per esprimere la sua perplessità sull'accordo di pace che doveva mettere fine al conflitto americano in 'Indocina'. Ignorava, all'epoca, che quella colomba sarebbe divenuta un suo marchio di fabbrica, quasi un segno distintivo, al pari della sua firma, come anche il topolino disseminato nelle caricature di tanti presidenti.
Jean Plantureux, il suo vero nome, compirà settant'anni a marzo e ha deciso di far largo ai giovani. Al suo posto infatti non ci sarà uno, ma tanti sostituiti: vignettisti anche stranieri provenienti dall'associazione Cartooning For Peace che Plantu ha fondato insieme all'ex segretario dell'Onu, Kofi Annan. Un collettivo di disegnatori (e disegnatrici, insiste la direzione di Le Monde) si alternerà quindi nella prestigiosa prima pagina. “Non abbiamo nessuna intenzione di rimettere in discussione il posto delle vignette sul giornale” ha precisato il direttore di Le Monde, Jerôme Fenoglio, ora che la “star” Plantu non ci sarà più.
L'uscita di Plantu – che avverrà formalmente a marzo – è stata decisa nei giorni della polemica sul suo collega Xavier Gorce, che mercoledì ha lasciato Le Monde perché sconfessato della direzione su una sua vignetta a proposito dell'incesto. Plantu ha espresso il suo sostegno a Gorce. "Lo appoggio in pieno e adoro il suo stile. Bisogna essere in grado di prendere le distanze. Il 'serioso' ci sta invadendo, è il colera dell'immaginazione". Dopo la strage contro la redazione parigina di Charlie Hebdo, il 7 gennaio 2015, Plantu è stato anche messo sotto scorta come tanti altri disegnatori.
Il caricaturista francese ha rafforzato il suo impegno per la libertà d'espressione, che ora "intende proseguire, in Francia e nel mondo, nelle scuole, gli ospedali, i luoghi pubblici". Con la sua associazione Cartooning for Peace e l'Ong Reporters sans Frontières (Rsf), Plantu guida una campagna affinché le vignette siano riconosciute dall'Unesco come un diritto umano fondamentale. "L'ironia e le immagini fastidiose fanno parte delle nostre democrazie", commentò nel 2019, dopo la decisione del New York Times di bandire le caricature politiche dalle sue edizioni internazionali. Plantu vanta oltre 14mila disegni al suo attivo, pubblicati essenzialmente per Le Monde ma anche per una quarantina di altre pubblicazioni. Nel 2019, ha affidato alla Bibliothèque nationale de France (Bnf) l'essenziale della sua collezione costituita da 20mila tavole e 500 disegni originali.
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