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Sirene, vichinghi e streghe nei mari del Sud: Livia Pastore entra nell’olimpo dei cartoon

«La sirena Blodughadda, la figlia più giovane del Re del mare Aegir, ha immensi poteri: col suo canto può imporre la propria volontà a chi l’ascolta o provocare trasmutazioni negli esseri viventi. Trascorre una vita noiosa finché la madre, la strega Ràn, non le affida un piccolo tritone, Gildwin, rifiutato dai suoi simili. Anche lui, come Ràn e Blodughadda, è nato con un marchio, una runa magica sul petto, simbolo di potere. La legge del mare vieta, però, a sirene e tritoni di avere contatti, e perciò il forte legame che si instaura tra Blodughadda e Gildwin deve restare segreto. Ma il mistero che si cela dietro le origini del tritone rischierà di mettere in pericolo la loro amicizia e le loro stesse vite».

È Livia Pastore a spiegare la trama di Sirèns & Vikings: La Sorcière des Mers du Sud ("Sirene & Vichinghi: La Strega dei Mari del Sud"), la graphic novel di genere fantasy che è stata chiamata a illustrare. Un album ( 56 pagine a colori, copertina di Joseph Homs, 14 euro e 50 il libro cartaceo, 5 e 99 nel formato eBook) uscita col marchio de Les Humanoïdes Associés, storica casa editrice transalpina fondata nel 1974 da maestri del fumetto come Moebius, Jean- Pierre Dionnet e Philippe Druillet.

Napoletana, classe 1988, Livia Pastore rappresenta una figura insolita per il mondo del fumetto. Accademia di Belle Arti, frequentazione dei corsi della Scuola Italiana di Comix di Mario Punzo, esordio professionale col GG Studio di Giuliano Monni, futuro fondatore della sede partenopea della Scuola Internazionale di Comics, ha sempre mantenuto un basso profilo, portando avanti la sua attività di disegnatrice per alcune piccole case editrici americane e canadesi e lavorando in silenzio, con pazienza – mossa da un carattere portato all’impegno e all’introspezione – sulla maturazione personale oltre che del proprio segno grafico. Infatti, dopo aver disegnato la miniserie Keyser Soze: Scorched Earth – prequel a fumetti del film "I Soliti Sospetti" – l’artista giunse a una decisione che è lei stessa a raccontare: « Un paio di anni fa mi presi una pausa dal mondo del fumetto e iniziai a lavorare per Amnesty International. Volevo fare altre esperienze e mettermi alla prova, conoscevo e sostenevo l’operato della Ong. In pochi mesi conobbi persone bellissime, viaggiando in tutta Italia. Era un lavoro totalmente diverso da quello solitario e sedentario del fumettista e mi ha aiutato a ritemprarmi… » .

Ma è proprio in questo periodo che per lei si è aperto un ulteriore, nuovo orizzonte: « Durante un viaggio in treno per lavoro, scorrendo la bacheca di Facebook, lessi il post di uno sceneggiatore francese, Stéphane Louis, in cerca di disegnatori per i suoi progetti. Gli inviai il mio portfolio senza aspettarmi nulla. Invece mi rispose subito e per farsi un’idea di cosa propormi, mi chiese cosa mi piacesse disegnare. In quel periodo il mio soggetto preferito erano le sirene. Avevo visitato molte città costiere, e nel tempo libero ne avevo schizzate parecchie. Stéphane mi presentò quindi a un suo collega che stava lavorando proprio a una saga che vedeva le sirene come protagoniste. È così che ho conosciuto Nicolas Mitric, uno dei creatori di "Sirèns & Vikings", che mi chiese dei character design e un paio di tavole di prova. Li realizzai nei giorni liberi, senza sapere per quale casa editrice fossero. Quando Nicolas mi comunicò che i test erano stati approvati e che mi avrebbero mandato il contratto da firmare, diedi il preavviso per licenziarmi da Amnesty. Mi dispiaceva lasciare i colleghi, ma volevo tornare a disegnare. E quando capii che ero entrata a far parte della scuderia de Les Humanoïdes Associés ne fui sorpresa e felice».

Siréns & Vikings è di fatto una iper- fiction, una serie composta da storie fruibili a sé stante, ideate da team di autori diversi, ma ancorate a un’unica architettura narrativa, con personaggi e luoghi ricorrenti, incentrata sulla mitologia norrena. La Strega dei Mari del Sud rappresenta il terzo album di quella che è finora una tetralogia. Il soggetto della storia disegnata dalla Pastore – che qui si avvale dei colori di Bruno Pradelle – è di Marie Bardiaux- Vaïente, mentre la sceneggiatura è di Gihef. Il tutto sotto l’accorta supervisione di Cecile Chabraud.

« Adesso ho iniziato a lavorare a un nuovo progetto, sempre per gli Umanoidi, di impianto fantascientifico » , conclude la disegnatrice. «Esattamente il genere per cui sono noti e su cui aspiro a mettermi alla prova. Soprattutto sono felice che siano stati soddisfatti del lavoro svolto insieme, tanto da propormi una nuova collaborazione».

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