Per scrivere a Natalia Aspesi: n.aspesi@repubblica.it o Il Venerdì, via Nervesa 21, 20139 Milano
«Ho 52 anni, quasi. Quando penso a una donna di 52 anni che non sono io penso ad una vecchia. Poi mi guardo allo specchio e non mi vedo vecchia come le donne di 52 anni che ho in mente. Poi vedo al cinema e in tv donne di 52 anni e penso però come se li portano bene. Insomma a 52 non si è vecchie. Non più. Detto questo ci sono però cose che a 52 vorrei smettere di fare. O cambiare. Mi piacciono gli uomini belli e assennati. Da quando avevo circa 11 anni mi innamoro senza essere corrisposta, senza che l’amato abbia la minima idea del mio interessamento. Perché non mi faccio mai avanti? Perché so in cuor mio che non sarei mai corrisposta, che metterei in imbarazzo me stessa e l’altro. So per certo che ci sarebbe un netto rifiuto perché poi, quando vedo le reali partner da questi amate, mi rendo conto che sono lontane da me come il giorno e la notte: belle, affascinanti e flirtose quanto io sono nella media o forse anche un po’ al di sotto, schiva e incapace di flirtare, determinate e estroverse quanto io sono piuttosto dubitativa e decisamente introversa.
Nella mia mente c’è un mondo bellissimo fatto di questi uomini che mi piacciono davvero tanto e con i quali nella mia fantasia condivido esperienze e momenti molto appaganti. Quello che accade nella mia testa è talmente intenso che temo che uscirne e assaggiare la realtà sarebbe una delusione. Il fatto è che questi miei amanti a senso unico sono persone con le quali ho un bel rapporto di lavoro e di amicizia e sono certa di godere della loro stima e simpatia e basta. Sono per la maggior parte uomini di bell’aspetto, seri family men che difficilmente si invaghirebbero di altre donne, e se anche capitasse loro, di certo non darebbero seguito all’infatuazione. Lo confesso, a volte ho persino immaginato di subentrare in caso di vedovanza… mi sento una brutta persona quando ho queste fantasie, molto appagata ma comunque una brutta persona».
Solidea
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Lei mi è simpatica anche perché, se la sua vita fosse un romanzo, avrebbe già trovato la soluzione per farsi desiderare dai suoi belli. Essere una brutta persona! Tramare! Spaventarli! Essendo loro oltre che belli anche assennati, con compagna flirtosa e quindi noiosa, finalmente perderebbero la testa per un donna cattiva e misteriosa che per di più li rifiuta. Ma allora se per conquistarli dovesse non averli, che senso avrebbe? Mi auguro che si capisca il mio riferimento alla cattiva letteratura. Invece non le perdono la solita tiritera sull’età: non ne posso più delle donne che si ritengono tali solo con la freschezza dei vent’anni, e poi ruderi umani costretti a mostrificarsi per far finta di essere giovani, Dracula a 70 anni. Credo che questo sia il vero tetto di cristallo che limita le eventuali carriere. Sentirsi vecchie, volersi eternamente giovani: perché? Altra considerazione per farla sorridere: se ha cominciato a desiderare i belli a 11 anni senza pretendere di più, vuole dire che da 40 anni lei non ha escogitato alcun trucco per stenderli tutti. E quindi davvero lascerei perdere, fidanzandosi come me con il duca nero di Bridgerton, talmente bellissimo che basta così.
Sul Venerdì del 22 gennaio 2021
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