Il suo fegato, un rene e il pancreas sono partiti per il Bambino Gesù di Roma, l’altro rene arriverà al Gaslini di Genova. Gli organi di Antonella Sicomero salveranno tre bambini. È il miracolo della donazione, quella a cui hanno dato il loro assenso i genitori della bambina di 10 anni morta per una sfida social. Un gioco estremo che avrebbe fatto su TikTok e sul quale adesso le procure palermitane hanno aperto due inchieste per “istigazione al suicidio”.
di
Giuliano Aluffi
Una inchiesta è coordinata dal procuratore dei minori Massimo Russo e dal sostituto Paoletta Caltabellotta e l'altra dal procuratore aggiunto della Procura ordinaria Laura Vaccaro, che coordina le indagini sui reati che coinvolgono le cosiddette fasce deboli. La Procura ordinaria, che ipotizza l'istigazione al suicidio, vuole fare luce su quanto accaduto nei minuti che hanno preceduto il 'gioco mortale' della bimba di dieci anni.
di
Romina Marceca
L’espianto degli organi della bambina della Kalsa ha avuto inizio nella notte all’ospedale dei Bambini di Palermo, dove una équipe, diretta dall'anestesista sta terminando le operazioni. Due i bambini che verranno operati a Roma dove sarà eseguito un trapianto combinato, e uno a Genova. Il cuore, che è stato donato dai genitori, purtroppo non è stato ritenuto idoneo al trapianto che si sarebbe dovuto eseguire all'Ismett di Palermo. Al termine dell'espianto, come disposto dalla magistratura, sarà eseguita l'autopsia sul corpo della bambina.
di
Agnese Ananasso
Ieri a pranzo i genitori sono stati informati dai medici che le condizioni di Antonella erano disperate e che la bambina non ce l’avrebbe fatta. La cintura che aveva stretto attorno al collo per partecipare al “Blackout challenge” su TikTok, un gioco assurdo e inaccettabile che spinge i partecipanti a rimanere senza respiro il più possibile per vincere la sfida social, l’aveva soffocata.
di
Romina Marceca
La direzione strategica del “Di Cristina” diretta da Maurizio Colletti e Salvatore Requirez aveva diffuso poche ore dopo un comunicato in cui si dichiarava “la morte cerebrale” della bambina. È stato in quel momento che ai genitori di Antonella è stato chiesto l’assenso all’espianto e alla donazione degli organi. Una decisione sofferta ma che la famiglia ha deciso di prendere perché “così Antonella salverà tanti bambini”, ha detto ieri il papà della bambina.
di
Paolo Di Paolo
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