Contengono "crudeltà, omicidi e violenze", ma anche scene di "rapporti sessuali non convenzionali" e spingono i giovani russi a rimetterli in scena nella vita vera. Con questa motivazione un tribunale russo ha vietato diversi popolari anime giapponesi, tra cui Death Note, Tokyo Ghoul e Inuyashiki.
Lo scorso 18 dicembre la corte del distretto Kolpinskij di San Pietroburgo aveva accolto cinque cause contro 49 siti prendendo in esame argomentazioni anche contro altri tre anime, Naruto, Elfen Lied e Interspecies Reviewers, oltre che contro la canzone del rapper russo Morgenstern Ho mangiato mio nonno ispirata a un meme molto popolare.
Se Tokyo Goul, aveva stabilito il tribunale, in ogni episodio contiene "crudeltà, omicidio, violenza", Death Note – ha stabilito il tribunale – presenta "abusi fisici e mentali, rapporti sessuali non convenzionali", nonché la rappresentazione della morte di diverse persone.
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Rosalba Castelletti
Al termine del dibattimento, la corte ha infine imposto a tre siti diversi il divieto di distribuire i tre popolari cartoni animati. L'agenzia Ria Novosti ha precisato che al momento il divieto al momento riguarda solo gli indirizzi web banditi dal tribunale.
La campagna contro "Death Note"
Un gruppo di genitori di Ekaterinburg aveva pubblicato una lettera aperta a Vladimir Putin chiedendo di censurare Death Note già nel 2013 dopo che una quindicenne si era suicidata gettandosi dal suo appartamento al tredicesimo piano. Aveva lasciato una nota d'addio accanto a una collezione del manga omonimo.
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dalla nostra corrispondente ROSALBA CASTELLETTI
E, stando ai media pietroburghesi, di recente un'altra fan del manga si sarebbe gettata da una finestra in un abito bianco con cravattina rossa come il protagonista.
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