Polveri sottili oltre quota 70 domenica, a 83 lunedì, 63 martedì, sopra soglia anche ieri e nei prossimi giorni. Un filotto di sforamenti che a meno di sorprese da domani imporrà il divieto di circolazione a un milione di auto in Piemonte. Dopo le ultime verifiche oggi da parte dei tecnici dellArpa, nei 33 comuni coinvolti dall'accordo del bacino padano, compreso Torino e altri 25 nell'area metropolitana, non potranno circolare le auto private benzina fino all'Euro 1, diesel fino all'Euro 5 e i veicoli commerciali fino all'Euro 4. Lo stop varrà dalle 8 alle 19 a Torino e nella provincia, dalle 8,30 alle 18,30 negli altri comuni. Il divieto di circolazione non vale per chi ha più di 70 anni, e solo a condizione che non possieda veicoli che potrebbero circolare liberamente, e per chi ha un reddito Isee fino a 14 mila euro.
In tutto oltre un milione di mezzi, per altrettanti automobilisti non potranno scendere in strada nei comuni che fanno parte dell'accordo per la qualità dell'aria della pianura padana, almeno fino al prossimo controllo dell'Arpa, previsto per lunedì. «Un provvedimento d'emergenza a fronte del superamento dei limiti di Pm10 nell'aria per oltre quattro giorni» spiega l'assessore regionale all'ambiente Matteo Marnati che questa volta, d'accordo con il presidente Alberto Cirio, non intende chiedere una moratoria a causa dell'epidemia. Quella che era stata avanzata a novembre al ministero dell'Ambiente quando, con il Piemonte in zona prima rossa e poi arancione, la Regione, insieme a Chiara Appendino, nel ruolo di sindaca metropolitana, e le categorie economiche preoccupate per l'impatto dei divieti su professioni già duramente colpite come il commercio e l'artigianato, aveva chiesto e ottenuto di congelare i provvedimenti anti-smog fino al 3 dicembre per evitare di creare ulteriori disagi alla popolazione, rischiando per altro che a causa dei divieti le persone affollassero i mezzi pubblici, sforando la capienza consentita della metà dei posti disponibili. Le stesse circostanze si verificano ora, con in più il rientro a scuola in presenza per 87mila studenti ogni giorni. Questa volta, però, almeno per ora, non sono previste deroghe. La Regione non intende chiederle, anche a fronte del rischio della procedura di infrazione avviata dall'Europa, e così i comuni e la Città metropolitana che si adeguano alle direttive generale di piazza Castello.
All'inizio del mese un'ordinanza regionale, concordata anche questa con il ministero di Sergio Costa e con le altre Regioni del bacino padano, ha rimandato alla fine dell'emergenza sanitaria lo stop stagionale per le auto diesel euro 4 che ora possono circolazione, ma solo con autocertificazione del guidatore che dimostri motivi di lavoro, scuola o emergenza, e che però da domani saranno bloccati per l'accensione del semaforo arancione. Il divieto di circolazione è già scattato martedì ad Alessandria, Novi Ligure e Tortona, dopo il controllo di domani, da venerdì toccherà al resto del Piemonte, con l'eccezione di Alba e Bra, dove martedì le polveri sono tornate al di sotto dei limiti di legge interrompendo la scia di sforamenti. Il blocco durerà probabilmente solo pochi giorni, già oggi è prevista una debole perturbazione con sfiocchettate a quote collinari ma effetti molto modesti sul Torinese, mentre domani pomeriggio piogge più estese consentiranno di abbattere anche le polveri sottili pulendo l'aria.
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