A68 sta andando in pezzi. Il gigantesco iceberg, che da novembre viene monitorato per il rischio di una collisione con la Georgia del Sud paventata dagli scienziati, prosegue il suo viaggio perdendo massa. Lo segnala Ted Scambos dell'Università del Colorado Boulder alla Reuters, uno degli esperti che seguono la rotta dell'ammasso di ghiaccio e dei suoi mini iceberg ("child bergs",).
Il commento
di
Marco Tedesco
Scambos e colleghi stano studiando la traiettoria e l'evoluzione dell'iceberg – uno dei più grandi mai visti – fin da quando è avvenuto il distaccamento dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, in Antartide nel luglio 2017, e durante il progressivo spostamento a nord attraverso una regione chiamata "iceberg alley" (la strettoia degli iceberg). Nell'ultimo mese, A68 ha perso circa un terzo delle sue dimensioni, pari a più di 1.400 chilometri quadrati, riducendosi in blocchi più piccoli mentre il ghiaccio continua a sciogliersi. In una sola giornata, il 19 gennaio, gli scienziati hanno calcolato che l'iceberg ha percorso circa 2.450 chilometri quadrati.
Gentoo #penguins are krill predators. By monitoring breeding success at Maiviken each year the team at KEP can get an idea of how healthy the krill stocks are in the waters around #SouthGeorgia. Krill is a vital part of the ecosystem here! #PenguinAwarenessDay
??Kate Owen 2/5 pic.twitter.com/3osXyIHrY1— British Antarctic Survey (@BAS_News) January 20, 2021
I suoi bordi, ha spiegato Scambos, si sono "arricciati come un piatto da portata", provocando la perdita di pezzi ai lati mentre si muove attraversando le correnti più calde. Quel che temono gli esperti è che se l'iceberg raggiungesse l'isola potrebbe impedire ai pinguini di procacciarsi il cibo lungo la costa, oppure potrebbe sciogliersi completamente danneggiando in modo significativo la vita marina che popola i fondali. Un effetto che potrebbe anche essersi già verificato, in realtà, durante i primi spostamenti della piattaforma.
Anche i mini iceberg restano una minaccia. "Ci sono berg grandi come un isolato che stanno andando alla deriva", ha detto Scambos. Gli scienziati stanno monitorando 6 di questi blocchi più piccoli, 4 dei quali si trovano vicino all'isola.
Red and green algae that grow on snow in the Antarctic Peninsula cause significant extra snowmelt, according to a recent study from @NSIDC and @CIRESnews scientists.
Algal blooms are likely to increase in Antarctica as the planet continues to warm. https://t.co/bawJ3iyBnQ pic.twitter.com/7pSf2et3gF— NOAA Research (@NOAAResearch) January 21, 2021
I pezzi hanno iniziato a staccarsi da A68a mentre si stava avvicinando alla piattaforma occidentale dell'isola lo scorso dicembre. Forti correnti hanno fatto ruotare il berg di quasi 180° e le immagini satellitari fanno pensare che una piattaforma sottomarina potrebbe aver tagliato il berg, causando la prima grande rottura. Altri pezzi imponenti hanno continuato poi a distaccarsi, incluso un blocco sporgente che gli scienziati hanno soprannominato "dito" dell'iceberg.
I berg "continuano a vagare" attorno all'isola, ha detto Scambos. "Potrebbero fermarsi per un breve periodo, giorni, forse settimane." Ma poi dovrebbero sciogliersi e assottigliarsi, ha detto, poiché "si trovano nell'acqua che è troppo calda".
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