BOLOGNA – Per la morte di Vito Balboni, 63 anni, nel novembre 2019, sono stati condannati in rito abbreviato Claudio Furlan, a 12 anni, e Rita Di Majo, a 14. L'accusa, coordinata dal pm Roberto Ceroni, contestava ai due di aver avvelenato il loro conoscente Balboni con psicofarmaci per derubarlo di poco meno di duemila euro e del cellulare. Diluendo i farmaci in una bevanda, ne provocarono la morte, conseguenza da loro non voluta.
Confessa la coppia del veleno: "Lo abbiamo ucciso, ma non volevamo"
I fatti furono commessi tra Granarolo e Bologna. Dopo averlo sedato presero il bancomat dell'uomo, ex autotrasportatore e poi anche il suo telefono.Balboni fu trovato morto nella sua auto, in via Cadriano, il 6 novembre 2019. Il processo si è svolto davanti al Gup Sandro Pecorella. I due imputati, che avevano ammesso i fatti dicendo di aver agito per derubare e non per uccidere, sono difesi dall'avvocato Giancarlo Tunno. Rispondevano di morte come conseguenza di altro reato, rapina e indebito utilizzo di bancomat. Il giudice ha anche condannato gli imputati a risarcire il danno alle parti civili, familiari della vittima, con provvisionali fino a 100mila euro.
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