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Scuola Bologna, all’Archimede genitori volontari per evitare assembramenti degli studenti

"Alza la mascherina anche sul naso", "sì, mi scusi". Con la loro pettorina gialla e la scritta "Information team" sono i genitori a fare da vigili del traffico all'entrata e uscita dalla scuola. Vigilano su possibili assembramenti nel cortile dell'istituti Archimede di San Giovanni in Persiceto. Fanno i turni, in modo volontario. "Dentro alla scuola e sui bus è compito delle istituzioni garantire la sicurezza, noi vogliamo dare una mano per sostenere questo ritorno in presenza dei ragazzi con un atteggiamento propositivo", spiega Maria Martinelli.

La porposta è partita da lei e dal gruppo di famiglie – 157 i firmatari – che prima della riapertura al 50% aveva scritto una lettera aperta al governatore Stefano Bonaccini proprio per favorire la ripresa in presenza della scuola. Lì si erano afferti di dare una mano, iniziativa poi accolta dal Comitato genitori e dallo stesso preside Mauro Borsarini e dal sindaco di San Giovanni in Persiceto.

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All'Archimede si entra e si esce scaglionati con tre orari differenti: nei primi tre giorni della settimana rientrano tra i banchi gli studenti dei licei scientifico e linguistitco, gli altre tre giorni quelli del tecnico. Si tratta di un flusso di circa 600 ragazzi ogni mattina.

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Nel passaggio lungo lo stradello interno all'istituto ci sono i genitori a ricordare ai ragazzi le distanze e le mascherine, mentre fuori – nel parcheggio e alle fermate – l'amministrazione e Tper hanno messo in campo gli assistenti civici, i vigili e gli steward.

"Ma i ragazzi si stanno comportando tutti molto bene, in questo modo possiamo dimostrare che riaprire, anche solo al 50%, si può fare. Se vogliamo un'alternativa alla chiusura con la dad al 100%, che sul lungo periodo non è sostenibile, dobbiamo darci da fare tutti – spiega Maria Martinelli – come genitori ci siamo messi in gioco. Poi capisco che magari nei paesi di provincia è più facile che nelle grandi città, qui facciamo rete, siamo comunità e San Giovanni ha una lunga tradizione di volontari, che ora ci stanno aiutando".

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