La variante britannica del nuovo coronavirus continua a diffondersi in tutto il mondo ed era presente la scorsa settimana in 60 paesi e territori, 10 in più rispetto al 12 gennaio: lo ha fatto sapere l'Organizzazione mondiale della Sanità. La variante sudafricana, che, come quella inglese, è molto più contagiosa del virus originale SARS-CoV-2, si diffonde più lentamente ed è presente in 23 paesi e territori, 3 in più rispetto al 12 gennaio, precisa l'Oms nel suo rapporto epidemiologica settimanale.
Cina: 1,7 milioni di persone in lockdown
Pechino ha imposto il lockdown a 1,7 milioni di persone nel distretto di Daxing, a sud della capitale dove si trova il nuovo aeroporto, dopo che sono stati trovati sei casi di Covid-19 per un totale nella città salito a quota 15. "I casi rilevati a Daxing hanno lanciato l'allarme, la situazione epidemica è dura e complessa", ha affermato Xu Hejian, portavoce della municipalità, in conferenza stampa. Pechino ha anche esteso a 28 giorni il periodo di restrizioni a chiunque arrivi dall'estero, di cui 14 di quarantena in strutture centralizzate.
Giappone, no al vaccino obbligatorio per le Olimpiadi
La distribuzione del vaccino contro il coronavirus non è un prerequisito per andare avanti con l'organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo questa estate. Lo ha detto il capo di Gabinetto giapponese, Katsunobu Kato, in una conferenza stampa. "Stiamo valutando l'implementazione di misure coordinate per avere dei Giochi che abbiano un livello affidabile di sicurezza, anche senza rendere il vaccino un obbligo". La visione di Kato è condivisa dal premier Yoshihide Suga – determinato ad ospitare le Olimpiadi nella capitale tra poco meno di sei mesi dopo il rinvio deciso l'anno scorso, malgrado la recente impennata delle infezioni di Covid nel Paese e la contrarietà crescente della popolazione.
In un sondaggio condotto a inizio mese dall'agenzia Kyodo, circa l'80% degli intervistati si è detto favorevole a un ulteriore posticipo, o addirittura alla cancellazione dei Giochi.
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