MELBOURNE – Non si placa la polemica attorno agli Australian Open, primo Slam della stagione tennistica in programma dall’8 al 21 febbraio sui campi in cemento del Melbourne Park. Il torneo non è ancora iniziato, ma la tensione è alle stelle complice la quarantena obbligatoria per i 72 tennisti sbarcati in Australia con i tre voli charter proveniente da Abu Dhabi, Doha e Los Angeles e sui quali c’erano positivi al covid-19. Sono, infatti, dieci al momento le persone legate al torneo a non aver superato i primi tamponi molecolari, due di questi sono giocatori, la cui identità è ancora segreta.
it’s actually a lot of them! Not even 1 in my room now??????? pic.twitter.com/uUaicOhoB5
— Yulia Putintseva (@PutintsevaYulia) January 19, 2021
Dall’albergo della quarantena le critiche via social sono copiose. La presenza di topi all’interno della struttura non è passata inosservata. La tennista del Kazakhstan Yulia Putintseva ha postato su Twitter immagini di roditori che girano indisturbati nelle stanze, scrivendo: "Non sono un hotel a cinque stelle, state scherzando, sono in una stanza con topi e ragni". Una polemica social alla quale ha risposto indirettamente Lisa Neville, ministro per l'emergenza dello stato di Victoria, criticando l'atteggiamento degli ospiti: "Da quel che ho capito, probabilmente questi animali sono stati nutriti. Invito a minimizzare l'interazione coi topi, continueremo a disinfestare se ce ne sarà bisogno, ma per fortuna le operazioni eseguite fin qui funzionano". Quanto alle proteste, Neville ha specificato che "per prima cosa abbiamo spostato certi tennisti in altre stanze". Ma certo non è possibile in piena quarantena prevedere interventi degli addetti dell'hotel per risolvere il problema-topi: "Ogni giocatore deve pulire la sua stanza e cambiare le sue lenzuola se vuole" ha aggiunto Neville.
A far infuriare i 72 atleti costretti a restare reclusi a Melbourne è anche il diverso trattamento ricevuto da chi è in quarantena ad Adelaide, dove praticamente ci sono tutti i big e il nostro Sinner, sparring partner di Rafa Nadal. Ieri Nick Kyrgios ha attaccato pesantemente Novak Djokovic che si era preoccupato di chiedere pari trattamento per i collegi “meno fortunati”. L’australiano non ha gradito definendo il serbo “una marionetta” dei poteri forti. Intanto i costi dell’Australian Open stanno lievitando alle stelle. Tra voli charter e quarantena dei giocatori e allenatori, stando a quanto riferito dal numero uno del torneo, Craig Tiley, potrebbe costare oltre 40 milioni di dollari australiani, parte dei quali sarebbero coperti dallo Stato di Victoria. Numeri che hanno fatto infuriare molti cittadini australiani bloccati all’estero e che per le rigorose norme anti-covid non possono rientrare nel paese. Sono circa 30mila i cittadini bloccati fuori dal confine da quando l’Australia ha chiuso i suoi confini nel marzo del 2020.
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