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Aumentano gli italiani che si sono trasferiti all’estero: più 14,4%. Meta privilegiata l’Inghilterra

Nel 2019 le cancellazioni anagrafiche per l'estero (emigrazioni) sono poco meno di 180mila (+14,4% sul 2018). Quasi tre cittadini italiani su quattro che hanno deciso di trasferirsi all'estero nel 2019 hanno 25 anni o più (circa 87mila), uno su tre (28mila) è in possesso di una laurea".

Lo rivela il Report Istat 2019 su iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente. Meta preferita, il regno Unito con +49% rispetto all'anno precedente, superando il picco dei 25mila espatri del 2016 (anno in cui è stato avviato il processo di risoluzione per l'uscita del Paese dall'Unione europea, concluso il 31 gennaio 2020 con l'accordo di recesso).

È il Nord da cui parte la maggior parte dei cittadini italiani, in termini sia assoluti (59mila, pari al 49% degli espatri) sia relativi rispetto alla popolazione residente (2,4 italiani per mille residenti). Dal Mezzogiorno si sono trasferiti all'estero oltre 43mila italiani (2,2 per mille) mentre dal Centro sono espatriati circa 19mila connazionali, con un tasso di emigratorietà (1,8 per mille) sotto la media nazionale". La regione da cui emigrano più italiani, in valore assoluto, è la Lombardia con un numero di cancellazioni anagrafiche per l'estero pari a 23mila; seguono Sicilia e Veneto (entrambe 12mila), Campania (11mila) e Lazio (9mila). In termini relativi, rispetto alla popolazione italiana residente nelle regioni, il tasso di emigratorietà più elevato si ha in Trentino-Alto Adige (4 italiani per mille residenti).

Le emigrazioni dei "nuovi" italiani, nel 2019, ammontano invece a circa 37mila (30% degli espatri, +5% rispetto al 2018). Di questi, uno su tre è nato in Brasile (circa 12mila), il 9% in Marocco, il 6% in Bangladesh, il 5% in Germania, il 4% nella ex Jugoslavia, il 3,8% in Argentina e il 3% in India e Pakistan. I paesi dell'Unione europea si confermano le mete principali anche degli espatri dei "nuovi" italiani (60% dei flussi degli italiani nati all'estero).

In particolare, con riferimento al collettivo dei connazionali diretti nei paesi dell'Ue, si osserva che il 17% è nato in Brasile, il 14% in Marocco, il 9% nel Bangladesh. Ancora più in dettaglio, i cittadini italiani di origine africana emigrano perlopiù in Francia (56%), quelli nati in Asia nella stragrande maggioranza si dirigono verso il Regno Unito (92%) così come fanno, ma in misura molto più contenuta, i cittadini italiani nativi dell'America Latina (38%). I cittadini nati in un paese dell'Ue invece emigrano soprattutto in Germania (42%).

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