Can Yaman conquista anche l'Ariston. Dopo l'annuncio che sarà lui il nuovo Sandokan nella serie-remake, dopo lo spot che sta girando, diretto da Ferzan Ozpetek, per una nota marca di pasta, dopo il caos provocato per la sua presenza davanti a un albergo nel centro di Roma, anche grazie al gossip che lo vorrebbe al fianco di Diletta Leotta, ora arriva la notizia che l'attore turco sarà ospite a Sanremo.
Sanremo, confermate le date del Festival: si svolgerà dal 2 al 6 marzo
E così, all'indomani della conferma, dalla Rai, delle date (dal 2 al 6 marzo), e mentre tutta l'attenzione è concentrata sulla complicata organizzazione del festival in chiave no-Covid, la macchina sanremese continua a lavorare per completare il cast che di serata in serata accompagnerà sul palco il conduttore e direttore artistico Amadeus. Sulla presenza dell'attore, se sarà per una serata o per tutte, ancora non ci sono dettagli. Quanto agli altri ospiti, si sa che Achille Lauro sarà presente per tutte le serate così come lo sarà Zlatan Ibrahimovic, mentre Elodie sarà protagonista di una delle serate. Ma il nodo sicurezza rimane: come tenere in sicurezza nel teatro Ariston oltre mille persone del pubblico, per non parlare di tecnici, musicisti e artisti con tanto di staff al seguito? Gli epidemiologi sono divisi.
L'ipotesi della bolla
Secondo Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria "l'ideale sarebbe avere il pubblico in 'bolla', ovvero una settimana prima dell'inizio della manifestazione si organizza uno screening completo e si tiene lontano dall'esterno. Come avviene anche nel calcio. Si faranno poi i controlli ogni 2-3 giorni. Non occorre una nave da crociera per creare una bolla, si possono usare anche gli alberghi di Sanremo".
"Chiedere come ha fatto qualcuno al Comitato tecnico scientifico (Cts) delle linee guida per il Festival mi sembra assurdo – avverte Bassetti – Credo che si possano usare dei professionisti esterni alla Rai, esperti specializzati in epidemiologia, microbiologia, infettivologia, che possono consigliare qual è il modo migliore per gestire la manifestazione in sicurezza. Chiederlo al Cts è chiederlo all'ufficio complicazioni".
Molto alto il rischio focolai
Totalmente opposto il parere di Stefania Salmaso epidemiologa dell'Aie, l'Associazione italiana di epidemiologia. L'ipotesi di creare una 'bolla' per
gli spettatori "non si può fare, anzi è infattibile. Troppe persone che arrivano da posti diversi e che vengono messe insieme. Così è molto alto il rischio di focolai. Ricordiamoci cosa è accaduto con la partita di calcio Atalanta-Valencia lo scorso anno". Inoltre, sostiene l'esperta, "anche l'evenutulità di fare tamponi rapidi al pubblico mi pare molto azzardata. In questa fase dell'emergenza Covid-19 "siamo in un momento di grande incertezza epidemiologica – avverte l'esperta – I numeri ci dicono che c'è un impatto su tutte le fasce d'età. A marzo mancano ancora molti giorni, vediamo come evolve la situazione. C'è ancora tempo".
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