MELBOURNE – Una bomba di polemiche rischia di travolgere l'Australian Open 2021. Il primo Slam della stagione, in programma dall'8 al 21 febbraio sui campi in cemento del Melbourne Park, non è ancora ufficialmente iniziato, ma sta già facendo parlare di sé a causa delle drastiche norme anti-covid a cui si stanno sottoponendo tutti gli atleti che prenderanno parte al main draw del torneo.
Tennis, Australian Open nei guai: 72 giocatori in isolamento, 2 coach positivi, cibo mediocre e disparità di trattamento
Salgono a 9 i positivi, uno è un giocatore
72 giocatori reclusi in un albergo a Melbourne (tra questi Victoria Azarenka, Sloane Stephens, Belinda Bencic, Bianca Andreescu e Angelique Kerber e Kei Nishikori), con cibo non proprio adatto al fisico di un atleta (ma sembra che nelle ultime ore almeno questo problema sia stato risolto) e senza la possibilità di uscire dalla propria camera e di conseguenza di potersi allenare. Se si contano anche i membri dello staff, il numero delle persone in isolamento forzato supera il tetto delle 100 unità. A peggiorare la situazione i casi di positività rinvenuti dopo i tamponi effettuati ai soggetti sbarcati a Melbourne dai voli charter noleggiati per far arrivare in Australia i protagonisti del primo Slam stagionale. Sono saliti a nove infatti, i positivi dopo i primi controlli. Uno di questi è un giocatore, la cui identità non è ancora stata svelata.
Australian Open, l'allenamento in quarantena della tennista nell'hotel a Melbourne
Nessun italiano in isolamento forzato
I tre voli charter dell'Australian Open provenivano da Abu Dhabi, Doha e Los Angeles. Il caso di positività, scrive la giornalista canadese Stephanie Myles, anche lei in quarantena a Melbourne, sarebbe stato rilevato sul volo della Singapore Airlines partito da Dubai, lo stesso che avrebbero preso anche le azzurre Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto. Al momento, però, nulla è confermato ufficialmente e sembrerebbe che non ci siano italiani coinvolti nella quarantena forzata. Ma la situazione non è differente per gli altri atleti presenti sempre a Melbourne, ma che hanno già terminato l'isolamento, tra questi gli azzurri Berrettini e Travaglia. Le autorità locali hanno annullato tutti gli allenamenti previsti fino a nuova comunicazione.
La lettera di Djokovic e la "bolla" di Adelaide
Neanche la lettera inviata da Novak Djokovic alle autorità dello Stato di Victoria per "alleggerire" la situazione dei giocatori rimasti in isolamento a Melbourne è servita a qualcosa. "Non ci sarà alcun trattamento speciale – ha dichiarato il Premier dello Stato di Victoria, Daniel Andrews – ognuno di loro era consapevole dei possibili rischi. I giocatori possono fare tutte le richieste che vogliono, ma le regole rimangono quelle che sono state stabilite". Il serbo nella lettera chiedeva parità di trattamento con i giocatori presenti nella cosiddetta "bolla vip" di Adelaide. Bolla di cui fanno parte una 50ina di atleti, tra questi, oltre allo stesso Nole, anche Nadal, Thiem, il nostro Sinner, Halep, Osaka e Serena Williams. A questi atleti sono concessi 130 minuti di allenamento in campo e 90 minuti in palestra. A loro, però, è stato chiesto di non postare foto sui social per non alimentare la polemica su presunti favoritismi.
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