Addio all'ultimo operatore del kolossal Ben Hur (1959). Owen Marsh, che ha lavorato come operatore di ripresa per tanti film classici, è morto per cause naturali nella sua casa di Portland, nello stato dell'Oregon, a 90 anni. L'annuncio è stato dato della figlia Cher Levendosky a The Hollywood Reporter. Marsh aveva lavorato sui set di film leggendari come La conquista del West (1962), Gli ammutinati del Bounty (1962) e La più grande storia mai raccontata (1965).
Marsh è stato tra i tredici fondatori di quella che allora era conosciuta come la Society of Operating Cameramen (ora Society of Camera Operators). È stato il primo presidente dell'organizzazione dal 1979 al 1981 e ha ricevuto il premio alla carriera nel 1992.
Era il figlio minore del famoso direttore della fotografia della Mgm Ollie Marsh e fin da bambino frequentò i set di Hollywood. Esordì come operatore di ripresa con Ben Hur, specializzandosi in riprese acrobatiche ed effetti speciali e al tempo stesso divenne uno dei maggiori esperti del complesso sistema di telecamere Cinerama; e in questa veste divenne aiuto regista di George Stevens in La più grande storia mai raccontata. Lavorò poi al fianco di direttori della fotografia vincitori di Oscar come Robert Surtees, James Wong Howe, Milt Krasner e Fred Koenekamp. E' stato operatore di ripresa in oltre 50 film, tra cui L'inferno di cristallo, Alice non abita più qui, Il giustiziere della notte, Papillon, A tutte le auto della polizia. Dalla seconda metà degli anni '70 al 1990 Owen Marsh aveva lavorato per la televisione.
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