Che notte quella notte, cantava il torinese Fred Buscaglione. Il ritornello s'addice alla serata del sardo Nicolò Barella che, dopo aver mandato a dormire i tifosi della Juve con un gol e un assist, è corso in clinica per stare vicino alla moglie. A tenere sveglia la mezzala dell'Inter, oltre all'adrenalina residua della notte gelida di San Siro, sono stati i primi vagiti di Matilde, sua terzogenita. Federica Schievenini, consorte del centrocampista quasi 24enne, ha poi pubblicato su Instagram l'immagine della manina della bimba appena nata.
Per Barella è un momento magico. Tanto nell'Inter di Antonio Conte, quanto nella Nazionale di Roberto Mancini, è ormai un insostituibile, un irrinunciabile pilastro del gioco. Dal suo allenatore in nerazzurro sembra aver preso la grinta. Dal ct italiano invece, pur in un altro ruolo, ha ereditato la precisione nei passaggi e la velocità di pensiero. All'Inter Barella è arrivato nel luglio del 2019, in un'operazione da 37 milioni, più bonus. Un investimento importante (e ampiamente ripagato) per un giocatore che a 22 anni era già capitano del Cagliari e aveva dimostrato di poter spaccare le partite.
di
Franco Vanni
Gran recuperatore di palloni e uomo da ultimo passaggio, Barella in questa stagione in 25 partite ha segnato due gol (il primo proprio contro il suo Cagliari) e servito 8 assist fra campionato, Coppa Italia e Champions. Otto passaggi vincenti li aveva fatti fra tutte le competizioni anche nell'intera scorsa stagione, ma in 41 gare, segno di una crescita incredibile. Uno sviluppo che non è solo tecnico, ma anche di atteggiamento e carattere: rispetto allo scorso ano ha anche quasi dimezzato il numero dei cartellini gialli. Chiuse la stagione 19/20 con quindici ammonizioni, in questa ne ha raccolte sei, di cui quattro in campionato.
di
Jacopo Manfredi
Non c'è centrocampista di qualità che abbia vestito la maglia dell'Inter che non si sia paragonato a Barella. Lo ha fatto Nicola Berti: "Mi rivedo in lui. Anche io ero un assaltatore, mi piaceva arrivare in area per la conclusione". Lo ha fatto anche Dejan Stankovic, che Barella ha spesso indicato come proprio idolo sportivo, e che ricambia l'apprezzamento: "Sei un grande, devi continuare così, migliorare giorno dopo giorno, essere un leader in campo e non mollare mai". Glielo ha detto con un video, recapitato cinque giorni fa. L'impressione, vedendolo giocare a San Siro, è che l'allievo abbia ascoltato il maestro alla lettera.
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