Il volley è sin dall’inizio della pandemia uno degli sport ad aver pagato il tributo più alto in termini economici, tecnici, di visibilità. La cancellazione a stagione in corso del campionato 2019-2020, della Volleyball Nations League e infine delle Olimpiadi hanno portato a lunghissimi mesi senza pallavolo in tv. Le nazionali azzurre non giocano partite vere dai rispettivi Europei 2019. I campionati di interesse nazionale proseguono in mezzo a difficoltà inedite, ma le due Leghe tengono duro, con il calendario modificato in continuazione durante la settimana e spesso a poche ore dalla partita. È il caso, ad esempio, di Trento-Firenze femminile, rinviata a data da destinarsi a causa della positività al Covid di cinque giocatrici di casa.
di
Cosimo Cito
Proprio a Trento però è nata un’idea che, a metà tra l’ovvio e il rivoluzionario, potrebbe dare un po’ di respiro e tranquillità all’ambiente. Al Sanbàpolis si è sperimentata nei giorni scorsi la rete “piena”. Ossia: una rete di metà campo con i tradizionali buchi coperti da una fascia di plastica trasparente contro i droplets provenienti dal campo opposto. L’idea, chiamata Covernet, è di Matteo Zingaro, allenatore delle squadre giovanili maschili della Trentino Volley ed è stata postata sui social dal telecronista di Raisport Marco Fantasia. Le formazioni Under di Trento si sono già allenate e le reazioni sono state positive. “L’idea è semplice” spiega Zingaro, “ed è nata da una frustrazione, quella di non poter vedere scendere in campo le squadre giovanili a causa di protocolli stringenti che ci costringevano, la scorsa estate, addirittura a non poter né attaccare né murare in allenamento. Sappiamo anche che la massima parte dei contagi durante una partita di volley avviene a causa dello scambio di droplets da una parte all’altra del campo. Nella realizzazione mi sono affidato dalla Paller Teloni di Trento e all'impresa di trasporti Giovanardi oltre che alla collaborazione con l'Università di Trento. E' un nostro brevetto originale”. I giocatori della A3 che si sono allenati cosa ne pensano? “Il gioco non cambia sostanzialmente, la rete è naturalmente più rigida, quindi tende a respingere i palloni anziché a farli insaccare. Ma tutto questo è a favore del gioco: la palla resta di più in campo, la difesa ne è favorita. Ma è essenzialmente un’idea che serve a salvare la pallavolo giovanile, a riportarla in campo”.
di
Cosimo Cito
Un uovo di Colombo, forse, a cui era naturale pensarci ma a cui nessuno aveva pensato prima. “L’omologazione non dovrebbe essere un problema” prosegue Zingaro “perché nel regolamento si fa cenno all’altezza della rete, alla sua lunghezza, alle astine, alla grandezza dei riquadri, ma non al materiale di cui è rivestita. Il nostro Pvc è anche riciclabile e soprattutto è lavabile e asciugabile dagli addetti al campo, ad esempio a ogni fine set. La rete tradizionale ovviamente no”. La Covernet sarà testata anche dalla prima squadra, da Giannelli e compagni, in allenamento alla Blm Group Arena, domani per la prima volta. “Il presidente Mosna” conclude Zingaro “si è entusiasmato in due minuti per la nostra idea. Tutto quello che possa riportare un po’ di normalità nella nostra pallavolo e nel mondo dello sport è benvenuto”. Il potere delle cose semplici.
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…