A pochi istanti dal triplice fischio, erano tutti alle sue spalle. In piedi fuori dalla panchina, stretti in un lungo abbraccio. Giocatori, dirigenti e i componenti dello staff medico e tecnico attendevano la fine della partita a un metro di distanza dall'uomo derby, Simone Inzaghi. Come a voler rimarcare la leadership e i meriti del tecnico biancoceleste, che vince la sua 4° stracittadina da allenatore, riporta la Lazio in corsa per la Champions ed è pronto a ricevere come premio il rinnovo. Il 3-0 dell'Olimpico è il suo successo. Perché Inzaghi, al contrario del collega Fonseca, ha interpretato in maniera impeccabile la partita ed è riuscito a trasmettere l'atteggiamento giusto allo spogliatoio.
di
Jacopo Manfredi
Per la prima volta dopo il lockdown, Inzaghi ha avuto una settimana per preparare la gara. E non ha sbagliato una mossa. Ha sorpreso abbassando Leiva in fase di possesso, facendolo arretrare quasi tra i difensori per attirare fuori Veretout e lasciare sguarnita la trequarti. Ha chiesto ai terzi di difesa, Luiz Felipe e Radu, di essere più larghi del solito per avere più soluzioni nel possesso palla. E a Milinkovic di rimanere invece molto alto, costringendo Ibanez a uscire per creare la superiorità numerica sulla fascia destra. Come aveva fatto l'Inter domenica contro i giallorossi, la Lazio attraeva la Roma a sinistra per poi attaccare e colpire dalla parte opposta, dove Lazzari, come Hakimi, ha fatto la differenza.
"Non possiamo permetterci alcun errore. Dovremo avere corsa, aggressività e determinazione", aveva detto alla vigilia Inzaghi, che ha battuto la Roma anche sul piano mentale. La sua Lazio non ha sbagliato niente, si alzava e si abbassava a seconda dei momenti, e non ha mai perso la concentrazione. Tutti si sono applicati, nessuno si è tirato indietro nel fare uno scatto in più: Immobile e Caicedo hanno fatto un grande lavoro nel chiudere le linee di passaggio e nel recuperare il possesso. Ed è anche merito loro se la Lazio, per la prima volta da febbraio, non ha preso gol per due gare consecutive. Insomma, è stato un trionfo a 360° gradi per Inzaghi, che ora è pronto a mettere la ciliegina sulla torta con la firma sul rinnovo di contratto, in scadenza a giugno.
La vittoria nel derby accelererà le trattative con il presidente Lotito, che già sono in stato avanzato. Le parti non hanno mai avuto fretta ma da Capodanno hanno ripreso a parlare in maniera più insistente. E quando giovedì, alla vigilia della Roma, Lotito è andato a Formello per caricare la squadra, ha avuto modo anche per fare dei passi avanti con il tecnico. I due hanno discusso dei vari bonus (in base al piazzamento in campionato della Lazio) e di alcune clausole da inserire nell'accordo. Nei prossimi giorni la tanto attesa fumata bianca.
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