Crisi di governo, continuano in maniera frenetica i tentativi di trovare una maggioranza dopo l'apertura de facto della crisi da parte dei renziani che hanno ritirato due ministre e un sottosegretario dal governo. La questione è seguita direttamente da Palazzo Chigi, il nodo da sciogliere è trovare i voti in Senato. Le trattative continueranno nelle prossime 48 ore in vista dell'appuntamento decisivo che si terrà martedì al Senato, per il voto di fiducia a Conte. Su questo punto tutto si gioca sui numeri a Palazzo Madama, e sulla scommessa dei renziani secondo cui Conte non potrebbe contare su 161 voti.
crisi di governo
di
Stefano Cappellini
I partiti della maggioranza stanno valutando le rispettive posizioni con le trattative dem coordinate da Goffredo Bettini, e l'appoggio incondizionato del M5S al premier. Sul fronte dell'opposizione oggi alle 16 a Milano presso la sede della Lega in via Bellerio si riunirà tutto il centrodestra (non tutti in presenza) per il tavolo permanente della crisi: è un appuntamento quotidiano per fare il punto intorno alla parola d'ordine "compattezza".
Salvini sta portando avanti una sorta di pressing su alcuni grillini (4 o 5) indecisi nella speranza di sottrarre numeri decisivi all'attuale maggioranza.
di
Tommaso Ciriaco
,
Emanuele Lauria
Intanto è in corso di formazione il gruppo dei responsabili (o costruttori). Il sindaco di Benevento ed ex ministro Clemente Mastella, punto di riferimento dei responsabili, non ha dubbi sull'esistenza di un soccorso al governo Conte quando sarà necessario. Quanti sono i responsabili? Secondo Mastella, "più di cinque". "Al momento opportuno – assicura il sindaco di Benevento – i responsabili ci saranno, ci sono, sono mimetizzati ma sono già pronti".
Comunque anche io ho avuto l’onore di una telefonata del simpatico Clemente. Una roba tipo tu appoggi Conte e il PD appoggia te a Roma. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio. #costruttori del nulla.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) January 16, 2021
Sul tema della caccia ai responsabili interviene anche il candidato a sindaco di Roma Calenda che su twitter svela il retroscena di una trattativa che lo riguarda.
"Comunque – twitta Calenda – anche io ho avuto l'onore di una telefonata del simpatico Clemente. Una roba tipo tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio. #costruttori del nulla".
In un tweet successivo, Calenda spiega: "Ho riflettuto un giorno sul rendere pubblica una telefonata privata. E tuttavia considero questa offerta un insulto personale e un dato politico rilevante per capire il quadro di degrado in cui versiamo. Ps: non ho motivo di pensare che il Pd fosse a conoscenza di quanto detto".
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