IMOLA – Ingresso consentito ai vaccinati, tampone rapido ai cancelli per gli altri. Sono le proposte del "Protocollo Imola" per riaccendere la musica dal vivo all'autodromo emiliano, ma non solo, dal prossimo autunno. E tentare, fino all'ultimo, di salvare i concerti di Vasco Rossi e Cesare Cremonini, mentre con i Pearl Jam l'appuntamento è già nuovamente rimandato al 2022.
Con il ritorno della Formula Uno tra il 16 e il 18 aprile, l'autodromo Enzo e Dino Ferrari assieme al Comune di Imola e Live Nation presenteranno a Ministero, Regione e autorità sanitarie un protocollo di sicurezza per l'ingresso del pubblico che varrà poi anche per la musica dal vivo. "Ci crediamo, saremmo precursori a livello nazionale", spiega Elena Penazzi, assessora del Comune di Imola. "Gli spazi ampi dell'autodromo permettono ingressi differenziati – continua -: da una parte entra chi ha già fatto il vaccino, da una chi ha un certificato di tampone negativo, mentre in un altro varco ci sarà una postazione per i test rapidi, oggi attendibili quanto i molecolari, che la Croce Rossa ci ha già dato disponibilità a fare". Con queste regole Imola spera di riuscire a confermare per quest'anno i due mega concerti di Vasco e Cremonini che già erano stati rinviati l'estate scorsa, anche se in ogni caso le date slitteranno a fine settembre o inizio ottobre. "Serve l'ottimismo di sperare di avere in autunno l'immunità di gregge; a concerti rock con 80mila biglietti venduti, come nel caso di Vasco, il distanziamento sociale è impraticabile – ammette Penazzi -, ma con tamponi, test rapidi e pubblico vaccinato e mascherine indossate durante lo show, vogliamo provarci". Niente da fare invece per i Pearl Jam, che non suoneranno il 26 giugno e hanno già opzionato l'autodromo Enzo e Dino Ferrari per riprovarci nell'estate 2022: la rock band ha deciso di posticipare l'intero tour mondiale a quando, auspicabilmente, la pandemia sarà del tutto alle spalle.
Nell'attesa di capire se i grandi eventi saranno fattibili a ottobre, per l'estate l'autodromo vuole applicare il suo protocollo anti-Covid per organizzare concerti con capienza da 1000/2000 persone, sistemate a sedere e distanziate sulla tribuna della curva Rivazza. A fine febbraio Live Nation fornirà un elenco di date e artisti disponibili, e si saprà di più sul futuro e le speranze della musica dal vivo a Imola e non solo. "Io credo ci si possa riuscire – conclude Penazzi -. E spero che l'idea che se ci vacciniamo tutti possiamo tornare a fare cose stupende come andare a un concerto sia uno stimolo per convincere gli indecisi".
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