Washington – È pronta la prima “manovra Biden”, si chiamerà American Rescue Plan: piano di salvataggio americano. Prevede 1.900 miliardi di dollari di nuova spesa pubblica per vincere la sfida contro pandemia e recessione. Metà di quei fondi andrebbero a finanziare la battaglia contro il covid, in particolare la campagna “cento milioni di vaccinati in cento giorni”, e quella finanza locale (Stati, città) che sopporta una parte dello sforzo sanitario. L’altra metà finirebbe direttamente nelle tasche degli americani: un assegno o bonifico bancario da 1.400 dollari per decine di milioni di cittadini. Dovrebbero riceverlo quasi 88 milioni di americani, quelli con un reddito individuale sotto i 75.000 dollari annui o familiare sotto i 112.000 dollari annui.
Si aggiungono un rifinanziamento delle indennità di disoccupazione, 400 dollari settimanali da prolungare fino a settembre; altre provvidenze per figli a carico e indennità da assenza per malattia. Una parte di questa manovra – l’assegno da 1.400 dollari – è collegata all’eredità di Donald Trump perché il presidente uscente e sottoposto a impeachment tentò di far passare alla vigilia di Natale un pacchetto di aiuti molto sostanzioso, con assegni-bonifici da duemila dollari. Dovette rinunciare per la resistenza dei suoi parlamentari repubblicani, mentre i democratici lo sostenevano.
Adesso questo American Rescue Plan diventa il primo test sull’agibilità di governo del nuovo presidente. Per una manovra di spesa pubblica di queste dimensioni, Biden tenterà la via maestra che sarebbe un accordo bipartisan. L’appoggio di una parte dei repubblicani renderebbe più facile e veloce l’approvazione del provvedimento. Sarebbe anche di buon augurio iniziare l’attività della nuova Amministrazione all’insegna dell’intesa con l’opposizione. Biden ha promesso di “unificare” l’America, e qualche nota di conciliazione è ancora più urgente dopo il tragico assalto al Congresso del 6 gennaio. Le defezione – limitate, solo 10 contro 197 – tra i repubblicani che hanno votato per l’impeachment alla Camera, possono preludere a uno scenario legislativo in cui una pattuglia di repubblicani moderati accetterà il dialogo e la collaborazione?
L’alternativa è far passare la prima manovra Biden, o American Rescue Plan, a maggioranza semplice. È tecnicamente possibile visto che dopo il voto in Georgia i democratici hanno strappato la maggioranza anche al Senato. Però è una strada più ripida: proceduralmente implica dei passaggi più lenti al Senato; inoltre è esposta a defezioni di qualche democratico. Biden comunque sembra deciso a rinviare a una seconda fase provvedimenti d’impronta politica più radicale: un maxi-piano per la modernizzazione delle infrastrutture, e grandi investimenti per la lotta al cambiamento climatico.
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