MILANO – Peugeot-Citroën ha annunciato di aver parzialmente rimarginato le ferite della prima parte dell’anno, quando le vendite di vetture erano crollate del 45,7% per la chiusura di fabbriche e concessionari causa pandemia.
Secondo i dati diffusi ieri, nell’intero 2020 il calo è stato contenuto al 27,8%, con 2,51 milioni di vetture vendute a livello mondiale. Il merito è stato soprattutto del quarto trimestre, nel quale la casa francese – entrata proprio in questi giorni nel nuovo gruppo Stellantis con Fiat Chrysler Automobiles – ha dichiarato di aver migliorato la propria quota di mercato in Europa dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’Acea, l’associazione dei costruttori europei, non ha ancora diffuso i dati dell’intero 2020 ma nel periodo gennaio-novembre, la quota di mercato di Peugeot-Citroën (Psa) era pari al 14,5%, dietro il leader Volkswagen (con il 25,4%).
Le vendite di Psa sono fortemente concentrate in Europa, dove la contrazione del gruppo è stata nel 2020 pari al 29,7%, a 2,12 milioni di vetture. Meglio Medio Oriente e Africa (+20%), i cali sono stati consistenti anche in America Latina (-29,7) e soprattutto in Cina (-57,7).
Carlos Tavares, il numero uno di Psa che è anche il nuovo amministratore delegato di Stellantis, si è congratulato con il personale affermando che, in un anno segnato dalla crisi, tutti «hanno mostrato uno spirito da combattenti». Tavares ha sottolineato che Psa ha portato avanti la propria “offensiva elettrica” arrivando a un’offerta di 17 modelli elettrificati, che salirà a quota 23 modelli entro fine anno.
Nel 2020 le vendite online hanno raggiunto i 40 mila veicoli, con l’obiettivo di arrivare a 100 mila entro il 2021. La fusione tra Psa e Fca sarà efficace da domani e lunedì il titolo Stellantis sarà quotato a New York, Milano e Parigi.
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