8 milioni di pizze, fatturato annuo di 15 miliardi di euro per un movimento economico che supera complessivamente i 30 miliardi. Non sono numeri gettati a casaccio da giocarsi al lotto, bensì le cifre del comparto pizza ante Covid-19. Un sotto settore fondamentale per la ristorazione italiana, che solo nella città di Napoli vedeva – e vedrà – accendersi ogni sera più di 1000 insegne, trainato dall'amore viscerale che gli italiani hanno per la tonda, tra le migliori ambasciatrici dell'italianità e della napoletanità nel mondo. Il mondo pizza torna a vestire gli abiti di festa, nonostante il momento di profonda crisi che sta attraversando. Quando? Il 17 gennaio, sotto la protezione di Sant'Antuono patrono dei pizzaiuoli, è stata istituita la Giornata Mondiale della Vera Pizza Napoletana. In questa stessa data quest'anno andrà in scena la prima edizione del Vera Pizza Day, un evento digitale per accendere, con gioia, i riflettori su tutto il settore.
Vera Pizza Day: una giornata di festa per un settore in crisi
Le difficoltà si affrontano in famiglia, e la famiglia della pizza si ritroverà – anche se solo simbolicamente – attorno al tradizionale fuoco di Sant'Antuono, il falò che da secoli, ogni anno, accende questa particolare giornata dell'anno per omaggiare il Patrono dell'arte. E lì dove solitamente ci sarebbero state pizze da mangiare in compagnia, momenti di convivialità e di formazione da fruire gli uni al fianco degli altri, tra appassionati e professionisti, quest'anno tutto avverrà in differita, lungo la via digitale. O quasi. Il fuoco sarà acceso fisicamente all'esterno della sede AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) di Napoli, dove storicamente si tengono gli appuntamenti più importanti dell'associazione tra cui le Olimpiadi della Pizza, da lì si darà il via a una 24 ore inclusiva e decisamente interessante.
La pizza diventerà protagonista infatti, per questa giornata speciale a uno streaming non-stop con 15 masterclass gratuite tenute dai rappresentanti AVPN di ben 13 nazioni, in 12 lingue differenti. I temi toccheranno l'universi pizza a 360°, senza lasciare nulla al caso, seguendo ovviamente i dettami del disciplinare Stg che regola la pizza e l'arte del pizzaiuolo secondo i "dettami veraci". E se tutto partirà da Napoli, e in particolare dal quartiere di Capodimonte a pochi passi dalla Real Museo omonimo, la golosa staffetta passerà a Melbourne, in Australia, e poi, da Oriente a Occidente, seguendo il sorgere del sole, ai pizzaiuoli di Giappone, Corea, Thailandia, Russia, Egitto, Turchia, Polonia, Italia, Francia, Spagna, Brasile e USA. A tutto ciò si aggiungerà un importante convegno durante il quale saranno coinvolti i principali player dell’universo pizza. Ogni masterclass potrà essere seguita sulle pagine Facebook di AVPN, delle sue delegazioni, dei suoi partner istituzionali e commerciali e su quelle di tutti gli affiliati sparsi nel mondo. Un filo rosso pomodoro che unisce un intero comparto.
"Questa iniziativa – sottolinea Antonio Pace, Presidente AVPN – vuole essere di sostegno a chi sta patendo più di altri le conseguenze economiche di questo delicato periodo storico. Allo stesso tempo si tratterà della più grande operazione di diffusione, a livello globale, della vera pizza napoletana e dell’arte del pizzaiuolo napoletano. La festa di Sant’Antuono, recentemente riscoperta quale momento di celebrazione per un’intera categoria, valicherà per la prima volta i confini di Napoli e dell’Italia". Un modo per stare vicini anche senza abbracciarsi.
E anche se l'arte del pizzaiuolo è, per definizione, immateriale, l'atto finale di questa festa sarà quello di dare il via alla realizzazione di un'opera che ricordi, in futuro, questo riconoscimento e già che significa. Sarà infatti promossa una raccolta fondi per la realizzazione di un’opera celebrativa realizzata dal Maestro Lello Esposito, artigiano e artista tra i più iconici della scena contemporanea partenopea, le cui opere sono state spesso, in passate, ispirate anche dalla cultura gastronomica.
Commenti recenti