Quattro giorni decisivi per salvare il governo. Prosegue la caccia ai Responsabili per sostituire Italia viva in maggioranza. Lunedì alle 12 il premier Giuseppe Conte chiederà la fiducia della Camera e martedì mattina alle 9.30 quella del Senato. A Palazzo Madama si tratta per trovare almeno dieci senatori che prendano il posto dei renziani.
Stando a quanto si apprende, alle 14 il Pd riunisce i gruppi di Camera e Senato per fare il punto sulla crisi di governo. La riunione sarà preceduta da un vertice sul Recovery Plan che si terrà alle 12 nella sede nazionale del Partito democratico, tra il vice segretario dem, Andrea Orlando, il ministro dell'economia Roberto Gualtieri, il ministro degli Affari europei Vincenzo Amendola e il ministro per il Sud e la coesione sociale Giuseppe Provenzano. La bozza del Recovery, infatti, oggi verrà trasmessa al Parlamento e comincia l'interlocuzione con le parti sociali.
Intanto, i 5S fanno sempre cerchio intorno a Conte. Piena fiducia sì, ma è arrivato il momento di eleggere un nuovo leader. Questa è la richiesta di 13 parlamentari del Movimento, tra cui cinque senatori, ai vertici dei Cinque stelle, con un documento presentato durante l'assemblea notturna. Si tratta di dei deputati Pino Cabras, Andrea Colletti, Jessica Costanzo, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero, Cristian Romaniello, Leda Volpi e Andrea Vallascas. I senatori firmatari sono Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Bianca Laura Granato e Orietta Vanin. "Renzi lunedì toglierà la fiducia a Conte e noi gliela confermeremo, convintamente. Abbiamo riunito le nostre proposte. Nessun ultimatum – riporta il comunicato diffuso questa mattina dei 13 parlamentari – Nel documento abbiamo chiesto che la nuova leadership del M5S venga eletta al più presto e che si faccia un contratto di governo chiaro, nero su bianco". Poi: "Abbiamo avanzato delle proposte programmatiche, senza mai mettere in discussione Conte. Anzi, abbiamo ribadito che durante la crisi Covid Conte ha fatto scelte inedite, mobilitando risorse eccezionali econ una spesa a deficit che ha dimostrato che si poteva e doveva violare il tabù delle regole ultradecennali dell'austerity imposte dal trattato di Maastricht in poi. Non ci pare affatto una sfiducia a Giuseppe Conte – ribadiscono – ci pare una sveglia per un cambio di passo del MoVimento 5 Stelle".
Ecco la giornata politica raccontata minuto per minuto
Ore 11.43. Toti: "No uscite dal centrodestra, non regaliamo voti"
"Il centrodestra resta compatto. Bisogna vedere cosa succederà all'inizio della prossima settimana. Questa situazione lascia preoccupati, non solo il centrodestra, ma l'intero Paese. Nessuna uscita dal centrodestra, siamo tutti qua – ha detto il governatore della Liguria, Giovanni Toti al termine del vertice del centrodestra alla Camera – Noi siamo molto responsabili proprio per questo crediamo che questa crisi vada parlamentarizzata e che questo governo debba dimostrare di avere una maggioranza, se ce l'ha, che non siamo noi. Il nostro senso di responsabilità non è mai mancato, ma non è quello di regalare i voti a chi ha fatto poco e male e non ci rappresenta".
Ore 11.35. Orlando: "Conte fonda nuovo partito? Fa ciò che vuole"
"Conte farà quello che crede, quando ci siamo schierati con lui è perché non serve una crisi al buio e perché le critiche sono pretestuose", ha aggiunto il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start su Sky tg24 rispondendo a chi gli chiede di commentare l'ipotesi che il premier possa dare vita a un partito.
Ore 11.33. Centrodestra: "Serve un esecutivo capace non raccogliticcio"
"L'Italia ha bisogno di un governo capace di affrontare le difficili sfide che il Paese si trova davanti, non di un esecutivo zoppicante che si regge su una maggioranza raccogliticcia – si legge nella nota congiunta diffusa al termine del vertice di centrodestra – Per seguire gli sviluppi della crisi del governo di Giuseppe Conte e concordare una strategia comune in vista di una possibile riedizione peggiorativa, i leader dei partiti della coalizione si consulteranno ogni giorno fino alla sua soluzione. Nel corso del vertice di questa mattina, la coalizione si è confrontata sulle strategie per affrontare alcuni temi decisivi per il Paese: piano vaccini, Recovery plan, scuola, ristori, nuove restrizioni anti-Covid".
Ore 11.30 Terminato il vertice di centrodestra
È appena finito il vertice dei leader del Centrodestra alla camera.
Ore 11.29. Orlando: "Nessuna vendetta con Renzi ma ora non si può ricucire"
"La chiusura con Matteo Renzi è per sempre? "Io penso che in politica non bisogna mai dire mai, ma non per dire che oggi si può ricucire in 5 minuti con Italia Viva. Lo dico per dire una cosa diversa. La nostra posizione non è di vendetta nè di rappresaglia. Se una crisi è provocata senza che si comprendano le ragioni e ricomponiamo senza che queste ragioni siano superate, allora siamo punto e capo. In queste ore abbiamo visto che la rendita di posizione di Iv è stata usata in modo estremistico, nulla ci assicura che non risuccedera'. Per questo non possiamo rimetterci insieme a fare una discussione senza che sia accaduto nulla. Non è un veto morale, il motivo è questo". Lo dice il vice segretario Pd Andrea Orlando a Sky.
Ore 11.24. Cattolici: "Crisi deleteria e incomprensibile"
Un appello alla "responsabilità" per evitare una crisi "deleteria" e "incomprensibile". È quanto chiedono in una nota congiunta Azione Cattolica, Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. "Il Paese è allo stremo delle forze" e l'apertura della crisi di governo è "deleteria per la gestione di un'emergenza che non accenna a declinare e incomprensibile per la gran parte dei cittadini". "Serve un sussulto di dignità, scelte in linea con quel senso di responsabilità richiamato in maniera tanto incisiva dal Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno".
Ore 11.22. Orlando: "Con un senatore in più si evita la crisi, non si governa"
"La questione dei numeri è seria. Si può evitare la crisi avendo un numero in più, ma non pensare di governare. Ora interessa avere un governo in carica ma certo non hai risolto tutti i problemi ci sarà il problema di dare più solidità e poi ci sono i temi che abbiamo posto: ci sono cose che devono essere modificate", commenta il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start su Sky tg24 parlando dell'operazione responsabili al Senato per sostenere il governo.
Ore 11.23. Orlando: "Abbiamo segnali di attenzione da molti parlamentari"
"La prova del nove si realizzerà con il passaggio alle Camere, noi abbiamo segnali di attenzione da molti parlamentari e vediamo se questo consente di mantenere la maggioranza al governo. Vediamo, c'è sempre un poco di tattica psicologica". Lo dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start su Sky tg24 parlando del rafforzamento al Senato per sostenere il governo.
Ore 11.14 Comunicazioni di Conte lunedì alle 12 alla Camera
Le comunicazioni del presidente del Consiglio Conte alla Camera, in programma lunedì, inizieranno alle ore 12.
Ore 10.57. Lunedì assemblea senatori Pd con Zingaretti
Lunedì 18 alle 17 si svolgerà l'assemblea di gruppo del Pd, con il capogruppo Marcucci ed il segretario Zingaretti.
Ore 10.44. Provenzano: "Tutti gli scenari aperti"
"Prima di parlare dei costruttori, parliamo del rischio che stiamo correndo. Credo ancora che tutti gli scenari possano essere aperti. Lo voglio dire", ha detto il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano a RaiNews 24.
Ore 10.27. Al via il vertice del centrodestra alla Camera
È cominciato alla Camera il vertice dei leader del centrodestra per fare il punto della situazione politica. Oltre a Matteo Salvini, Giorgia Meloni (via Zoom) e Antonio Tajani, all'incontro partecipano anche i centristi Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello.
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