MILANO – Nel 2020 il gruppo Peugeot-Citroën ha venduto nel mondo 2,51 milioni di vetture, con un calo del 27,8% rispetto all'anno precedente. L'andamento dell'anno passato è stato fortemente condizionato dalla pandemia di Covid-19, che nel primo semestre aveva determinato un calo ancora più cospicuo, pari al 47,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
L'andamento del secondo semestre ha dunque permesso un parziale recupero, anche se il saldo complessivo resta negativo. Sul mercato più importante per il gruppo, l'Europa, Psa ha venduto 2,12 milioni di vetture, il 29,7% in meno del 2019, mentre nelle altre aree geografiche ha fatto meglio dell'anno precedente in Medio Oriente e in Africa (+20%) e in Eurasia (+13,7%). Ancora molto negativa la Cina, dove le vendite si sono ridotte del 57,7%, a sole 45.965 unità.
I risultati commerciali del 2020 sono gli ultimi prima della fusione con Fiat-Chrysler Automobiles (Fca) e la nascita di Stellantis, che da lunedì sarà quotata in Borsa come un'unica società. Carlos Tavares, il numero uno di Psa che è anche il nuovo amministratore delegato di Stellantis, si è congratulato con i team del costruttore francese affermando che, in un anno segnato dalla crisi, "hanno mostrato il loro spirito di combattenti e continuato a offrire alla clientela modelli puliti, sicuri e affidabili".
La nota di Tavares sottolinea che Psa ha portato avanti durante l'anno la propria "offensiva elettrica" arrivando a un'offerta di 17 modelli elettrificati. Nel 2020 le vendite online hanno raggiunto i 40 mila veicoli, con l'obiettivo di salire a 100 mila entro quest'anno.
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