Volano alto i giudici in questa quinta serata del cooking show di SkyUno, citando addirittura Dante Alighieri e la Divina Commedia. “Qual è l’elemento più importante della cucina?” domandano. "L’amore, che come la cucina è un linguaggio universale" dice Antonino Cannavacciuolo. Sì, “L’amor che move il sole e l’altre stelle” gli fa eco Bruno Barbieri, che è “l’aspirazione massima del genere umano”. E subito si capisce che la puntata prenderà una piega un po’ sdolcinata.
L’amore è anche l’argomento che permette al pubblico di conoscere meglio i concorrenti. Si scopre che Marco, oltre che per la cucina e la Roma, ha un cuore che batte per una ragazza e i suoi figli. Per Igor amare vuol dire desiderare di invecchiare insieme a sua moglie.
Ma il romanticismo lascia presto lo spazio a un altro tipo di amore, perché sotto la Mystery Box i concorrenti del programma prodotto da Endemol Shine Italy trovano una serie di ingredienti noti come afrodisiaci: se sono abbastanza scontati il pepe, lo zafferano, il cioccolato, il pistacchio e l’aneto, un po’ stupiscono il fegato (per il suo essere ricco in vitamina B6), la cipolla rossa di Tropea che “contiene l’ossido nitroso, lo stesso principio attivo della pillolina blu” ironizza chef Bruno Barbieri, la cicoria “fonte dell’ormone maschile androstenedione”, e l’anguilla che, come ricorda l’Antonino nazionale “migliora il flusso sanguigno grazie all’arginina”.
“Non lo sapevo, dice Valeria, ma penso non lo sapesse nemmeno mia mamma ogni volta che ce lo imponeva a Natale”.
“Mancava uno champagnino e eravamo a posto” dice – non a torto – Roberto, che ormai tutti chiamano con il cognome, diventato soprannome: “Aquila”.
Oltre agli ingredienti uguali per tutti, ciascun concorrente può scegliere alla cieca una delle tre mini-mystery abbinate a ogni giudice: Barbieri dice che il suo ricorda i campeggi in montagna (si rivela un gambero di fiume); Cannavacciuolo un prodotto che per consistenza, colore, profumo gli ricorda la passione (fragola) e nella box di Locatelli lui annuncia il prodotto “grande afrodisiaco di tutti i tempi di cui Casanova faceva il pieno prima degli incontri d’amore” (e tutti capiscono si tratta delle ostriche).
I piatti migliori sono quelli di Cristiano dedicato al marito, di Azzurra che lo chiama “Me Myself and I” “perché – dice – non si può amare qualcun altro se prima non ci si ama”, e di Monir con un piatto dedicato alla mamma dove spicca la fragola scelta nella mini Mystery di Cannavacciuolo. E la dedica strappa lacrime per quella che lui definisce la donna più importante della vita, quella che lo sprona sempre a credere in lui, quella che ha affrontato col sorriso una vita di sacrifici.
(Apriamo una partentesi: Cristiano e Azzurra, felici di trovarsi tra i migliori, si guardano e soddisfatti dicono sti’cazzi… usando l’espressione in modo errato, ma solo un romano può capire!)
La scelta dei giudici è tra l’amore per se stessi, proclamato da Azzurra quello passionale per il marito di Cristiano e quello he Locatelli definisce assoluto, cioè per la madre. A vincere è Cristiano e il suo vantaggio è un faccia a faccia con lo chef ospite, di cui i concorrenti dovranno replicare i piatti. Si tratta di Nino Rossi di Qafiz, esponente della Nuova Cucina Calabrese.
Cristiano può chiedere lumi allo chef e decidere a chi affidare i diversi piatti e si apre in tutta la sua umanità: “C’è tutto questo stress di dover in qualche modo colpire qualcuno, che poi alla fine non ti ha fatto niente” e sembra davvero dispiaciuto.
Rossi, una stella Michelin in una splendida tenuta nel verde, propone tre piatti.
Il primo “facile”, si fa per dire: Lingua, ricci di mare, mango, ‘nduja e spuma di mandorle. Cristiano lo assegna a Marco, Valeria, Ilda, JiaBi Maxwell, che considera amici.
Il secondo, di media difficoltà: Lombo di capra, fungo porcino, nocciole fresche, salsa di prezzemolo e scampo crudo. Lo assegna a Eduard, Azzurra, Federica, Irene e Monir.
Il terzo è il più difficile: Gelatina di ponzu calabrese, gambero rosso, piparelli (biscotti calabresi tipici), emulsione di cozze, limone candito e finocchietto marino. Verranno assegnati a Alessandra, Daiana, Igor, Antonio e Aquila, perché – dice l’operaio bolognese – si sono definiti loro i migliori e non avranno difficoltà a eseguire piatto complesso”. E poi dà una grande prova di orgoglio, per sé sceglie il più difficile: “Se anche oggi uscissi, lo voglio fare a testa alta e se resto lo voglio fare perché sono stato bravo e non furbo”. Chapeau.
Tra i migliori risultano Azzurra, Antonio, lo stesso Cristiano e Eduard. È quest’ultimo a superare tutti: “Wow che botta di adrenalina” dice quando gli dicono che è lui a vincere l’Invention Test.
La peggiore è Alessandra, la studentessa sarda di Giurispridenza, che commette l’errore gravissimo di cuocere i gamberi che nel piatto di Nino Rossi erano crudi. Eppire, in virtù della difficoltà della prova non viene eliminata, ma ha come punizione l’approdo direttamente al pressure test senza partecipare alla prova a brigate in esterna.
Eduard a questo punto è automaticamente il capitano della brigata Blu.
Sceglie come avversario capo brigata Maxwell, che guiderà la squadra rossa.
Le due squadre (ma con Ilda rimasta fuori, direttamente condannata al pressure test a causa di un’errata strategia di Max) si affrontano a Valeggio sul Mincio, un piccolo comune in provincia di Verona, che non solo è teatro della sfida a colpi di piatti della tradizione, ma anche centro di una leggenda piena d’amore che riguarda l’agnolin, il nodo d’amore.
Proprio i membri dell’Associazione del Nodo d’Amore di Valeggio e ristoratori della città saranno giuria della gara.
Da questi particolari tortellini fino ai tipici zaletti, biscotti locali, tutto deve essere un’alchimia di sapori di un tempo.
I componenti della squadra perdente, la rossa, arrivano al Pressure Test.
Apparentemente semplice la prova mette tutti in grande difficoltà. Dovranno disossare e presentare in quattro tipi di frittura diversa un pollo.
Da Irene che confessa "in casa mia non si frigge perché mia madre odia l'odore" a Marco più tranquillo perché "ho sempre fritto parecchio, non esiste un uomo che pesava 133 chili e non sa friggere", le reazioni sono diversissime.
Alla fine i due peggiori sono Ilda e Alessandra, proprio loro che l'ingresso a Masterchef lo hanno conquistato col grembiule bianco. Ad avere la peggio e lasciare la Masterclass televisiva record d’ascolti, a sorpresa, è Alessandra.
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