REGGIO EMILIA – Una partita di calcio o un gioco da tavolo? Cluedo per esempio? La Spal affonda due colpi micidiali al Sassuolo e raggiunge nei quarti di finale la Juventus. L’omicidio perfetto si concretizza in avvio di ripresa, quando Djuricic contende un pallone a Sernicola, Irrati al Var richiama Camplone e al serbo viene mostrato il rosso diretto. E’ il 47’, un minuto dopo Seck salta due avversari, dal fondo mette palla dietro, uno schema da calcetto e Missiroli, proprio come un bomber di calcetto fa sponda e infila la buca opposta. La Spal, intendiamoci, non ruba nulla. La strategia di Marino è perfetta, tutti dietro alla linea del pallone,m tutti pronti a ripartire sfruttando la velocità. Da un traversone di D’Alessandro, sempre da sinistra, arriva poi il raddoppio. De Zerbi invece se ne va deluso, sconcertato dalla mancata reazione dei suoi. Vero è che quello visto in campo non era il miglior Sassuolo. Per mille motivi.
L’abbraccio tra De Zerbi e Marino
Si comincia con l’abbraccio tra De Zerbi e Pasquale Marino. Un affetto di antica data, a Catania. Si comincia facendo la conta degli ex, abbracci distanziati, ovviamente, ma poi al fischio d’inizio si fa sul serio. Il primo tempo è quello che ci si può aspettare, con il Sassuolo a imporre il suo solito palleggio alzando i centrali al ruolo di registi arretrati e chiedendo continue sovrapposizioni agli esterni. La Spal invece cerca di far valere le caratteristiche dei suoi, contropiedisti, cavalleria leggera. Dunque tutti dietro e poi, in caso di intercetto, partono le staffette. De Zerbi chiede ai suoi di girare palla con molta velocità, vuole scardinare così la cassaforte. Non è contento. Obiang non parte benone, viene spesso richiamato e sollecitato, Lopez arretra a fare il gioco “alla Locatelli”. Raspadori fa i conti con la fisicità di Vicari, Boga viene raddoppiato se non triplicato. L’occasione ghiotta capita sui piedi più educati, una corta respinta in area finisce su Djiuricic che allarga la sua bordata a colpo sicuro, colpendo il palo, anche perchè sulla traiettoria c’è Raspadori che si era gettato sul cross basso per intercettare.
Palo di Djuricic
Il palo salva Berisha, che in avvio è pure molto bravo in uscita bassa sul centravanti tascabile di De Zerbi, cercato da un vivace Oddei. La produzione offensiva del Sassuolo, dopo il primo tempo, è tutta qui. E la Spal? Allineata e coperta,. pronta allo scatto quando intercetta, dicevamo: il Sassuolo è preparato a questa strategia, Marino perde per infortunio Di Francesco dopo 25 minuti e propone Seck. Sassuolo organizzato alle ripartenze ma esposto alla sorpresa quando Floccari, veterano e a sua volta grande ex, serve con un passaggio che ricorda un offload rugbistico l’inserimento di Dickmann, che pare un trequarti centro. L’esterno ha un controllo così felice da presentarsi davanti a Pegolo, e neppure tanto defilato. L’ex Novara però pecca di altruismo, cerca in mezzo l’isola che non c’è. Tira! gridano dagli spalti. Lo pensiamo anche noi. Nel finale Berisha ribatte uno squillo di Raspadori, potente ma centrale. Poco insomma il “costrutto” dopo 45’.
Espulsione sorprendente
Ripresa, e c’è subito il doppio colpo che vale il ko, e che abbiamo raccontato. Irrati richiama Camplone, spesso il direttore di gara sembra nel corso del match telecomandato… Il vantaggio non comporta un cambiamento tattico, la Spal resta umile, rispettosa della forza dell’avversario, che non ha più Boga. I cambi non ravvivano il gioco sassolese, Berisha non deve mai fare gli straordinari, ma viene salvato ancora dal palo da una girata ravvicinata di Muldur.
Al contrario in contropiede arriva il raddoppio, cross di D’Alessandro e tap in di un ottimo Dickmann, e poi molti altri contropiede incoraggianti. Si distingue il giovanissimo Seck, entrato bene in partita dopo l’infortunio di Di Francesco. Se l’Empoli ha solo sfiorato l’impresa al Maradona, la Spal conferma il valore della cadetteria, almeno tra le squadre di vertice.
Sassuolo-Spal 0-2 (0-0)
Sassuolo (4-2-3-1): Pegolo; Muldur, Marlon, Peluso, Rogerio (85′ Kyriakopoulos); M. Lopez (69′ Ayhan), Obiang; Oddei (69′ Haraslin), Djuricic, Boga (46′ Schiappacasse); Raspadori. A disp.: Consigli, Turati, Magnanelli, Traoré, Ferrari, Piccinini, Mercati, Defrel. All.: De Zerbi
Spal (3-4-2-1): Berisha; Spaltro (68′ Ranieri), Vicari (46′ Tomovic), Sernicola; Dickmann, Missiroli, Murgia, D’Alessandro (68′ Sala); Brignola (90′ Strefezza), Di Francesco (25′ Seck); Floccari. A disp.: Thiam, Minelli, Esposito, Valoti, Castro, Moro. All.: Marino
Arbitro: sig. Camplone
Reti: 49′ Missiroli, 58′ Dickmann
Note: ammoniti Muldur. Espulso Djuricic. Recupero: 1’ e 4’
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