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Giuseppe Conte è salito al Quirinale ma non per rassegnare le sue dimissioni. Dopo lo strappo di Matteo Renzi, il presidente del Consiglio si è presentato da Sergio Mattarella per assumere l'interim del ministero dell'agricoltura, non di quello della Famiglia, in quanto si tratta solo di una delega da parte del presidente del consiglio a un Ministro senza portafoglio. A Giuseppe Conte non sembra ancora il momento pensare alla risoluzione della crisi, anche se Sergio Mattarella preme per la rapidità.
Nel frattempo prosegue la ricerca dei responsabili da parte di Palazzo Chigi. Giuseppe Conte "continua a ripetere a diversi 'big' della maggioranza di avere i numeri e di non volersi sottrarre ad una verifica". Pier Luigi Bersani e Leu si schierano dalla parte del premier, così come il M5S, che sottolinea la volontà di non voler un governo con Renzi. Anche il Pd è dalla parte di Giuseppe Conte. Dario Franceschini non chiude all'ipotesi dei responsabili, a patto che questa maggioranza si formi "alla luce del sole".
L'incontro tra Giuseppe Conte e Sergio Mattarella è durato circa mezz'ora. Nessuna discussione nel merito della crisi e della sua risoluzione. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale sono state accettate le dimissioni di Teresa Bellanova e di Elena Bonetti dai rispettivi ministeri. Contemporaneamente, Giuseppe Conte ha assunto l'incarido a interim della titolarità ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Firmate anche le dimissioni di Ivan Scalfarotto , sottosegretario di Stato.
"Il presidente del Consiglio ha illustrato al presidente della Repubblica la situazione politica determinatasi e ha rappresentato la volontà di promuovere in Parlamento l'indispensabile chiarimento politico mediante comunicazioni da rendere dinanzi alle Camere", ha reso noto il Quirinale dopo l'incontro tra Sergio Mattarella e Matteo Renzi. La nota del Colle si conclude affermando che "Il presidente della Repubblica ha preso atto degli intendimenti così manifestati dal presidente del Consiglio dei ministri".
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