ROMA – La pandemia continua a pesare sulla produzione industriale che a novembre 2020 diminuisca dell'1,4% rispetto a ottobre. L'indice grezzo (non corretto cioè per i giorni lavoratori) segna su anno un calo dell'1,2%, mentre rispetto a quello corretto il calo, rileva l'Istat, è del 4,2%. Nella media del trimestre settembre-novembre il livello della produzione cresce del 2,1% rispetto al trimestre precedente. E negli 11 mesi il calo dell'indice grezzo è dell'11,8%.
Tra i principali settori di attività solo i beni intermedi (cioè che servono a produrre altri beni) registrano un modesto incremento congiunturale. Rimane, tuttavia, positiva la variazione della media degli ultimi tre mesi rispetto ai precedenti (+2,1%). Nel confronto con febbraio 2020, mese che precede l'esplosione della crisi pandemica, l’indice destagionalizzato è inferiore del 3,5%.
Se si guarda ai principali raggruppamenti di industria, tutti i comparti risultano in diminuzione su base annua, particolarmente accentuato il calo per i beni di consumo. In dettaglio, la produzione dei beni intermedi cala dello 0,2%, dei beni strumentali del 2,8%, mentre per i beni di consumo si arriva al meno 9,8%, meno 5,6% l'energia.
I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,9%), la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+2,9%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+2,3%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-26,7%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,3%) e nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati (-8,2%).
Più in generale, nella nota sull'economia italiana l'Istat rileva un miglioramento perlomeno delle attese: "Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un elevato grado di incertezza, ma a dicembre la fiducia di famiglie e imprese ha registrato un miglioramento", si legge nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana. "Nelle ultime settimane del 2020 – prosegue Istat -, il riacutizzarsi dei contagi ha reso necessarie nuove misure di contenimento che hanno frenato la ripresa economica internazionale. Il lockdown in molti casi è stato parziale, determinando effetti eterogenei tra paesi e settori produttivi. In Italia, gli indicatori congiunturali hanno mostrato un'evoluzione in linea con quella dell'area euro".
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…