Sono stati individuati negli spermatozoi alcuni biomarcatori che possono indicare una propensione a generare figli con disturbo dello spettro autistico. Sono definiti "epigenetici", perchè comportano modifiche ai fattori molecolari che regolano l'attività del genoma, e possono essere trasmessi alle generazioni future.
A dirlo è uno studio condotto tra gli altri dall'Ivi-Rma di Valencia e dall'Università di Washington che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Epigenetics. Secondo i ricercatori questi valori possono determinare, con una precisione del 90%, il futuro disturbo.
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"Possiamo potenzialmente usarlo per valutare se un uomo trasmetterà l'autismo ai suoi figli", ha detto Michael Skinner, docente di scienze biologiche alla Washington State University e tra gli autori dello studio.
"È anche un passo importante verso l'identificazione di quali fattori potrebbero promuovere l'autismo", aggiunge.
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Nell'analisi sono stati coinvolti 26 uomini, tredici con figli autistici e altrettanti senza il disturbo. I ricercatori hanno esaminato la metilazione del Dna, una modifica chimica che si verifica quando un gruppo metile si attacca a un filamento di Dna e può attivare o disattivare i geni. I ricercatori hanno identificato 805 diverse regioni di metilazione del Dna che possono potenzialmente agire come un biomarcatore epigenetico per la suscettibilità alla prole padre con autismo.
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