Rientrare in classe si può ed è una priorità. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Inmi Spallanzani, intervistato dal Giornale si dice "sempre a favore della ripresa delle attività scolastiche in presenza. Ricordo che è passato quasi un anno da quel 5 marzo nel quale furono interrotte le lezioni e ancora oggi la prima cosa a cui si pensa quando salgono i contagi è chiudere le scuole o non riaprirle". Un assist alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e una stoccata al governatore del Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti, contrario al rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori, in Dad (ma anche in protesta), fino al 18 gennaio. "Lunedì le scuole riapriranno, ma dobbiamo sapere che ci sono dei margini di rischio", ha detto Zingaretti. "La curva non si è arrestata. Anzi è in aumento. Deve essere chiaro che l'apertura in presenza delle scuole porterà ad un ulteriore aumento della curva ed è molto probabile che presto molte aree torneranno in zona rossa".
Che la curva dei contagi sia in aumento lo sa bene anche il direttore Ippolito che esclude che il motivo sia la variante inglese in circolazione anche in Italia e crede che "sia dovuta piuttosto all'incremento delle interazioni sociali nel periodo precedente e cavallo delle festività natalizie". Insomma, con le scuole di ogni grado chiuse in quel periodo, è da escludere che a diffondere il virus siano stati gli studenti. E infatti Ippolito non ha dubbi: "Tenere aperte le scuole dovrebbe stare molto più in alto nelle priorità nazionali rispetto alla riapertura delle chiese, dei cinema, dei centri commerciali o degli impianti sciistici".
Scuole chiuse e altri luoghi di socializzazione aperti, è un binomio che non piace neanche alla ministra Azzolina, che sulle scuole superiori dice che "decideranno le Regioni" ma allo stesso tempo ribadisce la sua posizione: "Si va a colpire la scuola superiore che è chiusa da novembre, che non può essere causa dell'aumento dei contagi. Ma io non posso pensare di vedere i ragazzi al pomeriggio al centro commerciale, i ragazzi non sono a casa tutto il giorno, escono, hanno bisogno di socialità; abbiamo fatto con loro black out socialità e la cercano fuori dalla scuola. Così non si controlla la curva sanitaria".
di
Corrado Zunino
In piena crisi di governo quindi, con la ministra Bellanova che attacca la guida del ministero dell'Istruzione per il suo approccio emergenziale e le Regioni, Lazio compreso, che non hanno seguito l'indicazione di riaprire le scuole superiori l'11 gennaio, la posizione di Azzolina incassa il via libera di uno scienziato del rango di Ippolito.Original Article
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…