La ritualità dell’inverno è per molti sacrosanta, quasi liturgica. Il piumone. Il tè caldo vicino al computer o alla televisione. La coperta sul divano. I termosifoni attivi da mattina a sera, le luci accese in ogni stanza, magari abbiamo anche la stufetta vicino ai piedi… Ecco, fermiamoci un istante. Il comfort domestico è importante, ma se facciamo un po’ di attenzione alle nostre abitudini eviteremo una buona dose di discomfort nelle prossime bollette – e una produzione selvaggia di CO2.
Iniziamo dai riscaldamenti: tenere la temperatura fissa a 25° e girare in t-shirt non è una buona idea. Una temperatura di 19-20° e un bel maglione sono l’ideale, anche perché per ogni grado in più la spesa lievita del 7%. Il riscaldamento domestico inquina moltissimo: secondo un recente studio italiano condotto su cinque città medio-grandi, ammonta al 64% dell’inquinamento totale contro appena il 10% di quello dovuto alla mobilità. Se abbiamo impianti vetusti, pensiamo a sostituirli. L’ecobonus ci rimborsa fino al 110% per interventi svolti entro dicembre 2021.
Se vogliamo risparmiare ancora, scegliamo i termostati intelligenti. Siamo in giro (oppure sepolti sotto il piumone) e vogliamo spegnere il termosifone del salotto? Basta un clic dallo smartphone. Il risparmio garantito si aggira tra il 5 e il 10% del consumo totale, ma i modelli di ultima generazione sono ancora più vantaggiosi, riferiscono gli studi. Basta trovare quello giusto.
Al via dal 15 ottobre la possibilità di accendere i riscaldamenti in oltre la metà degli 8 mila comuni italiani, vale a dire quelli della cosiddetta zona climatica e, che comprende grandi città come Milano, Torino, Bologna, Venezia, ma anche zone di montagna in tutta Italia dove il clima è più rigido. Le regole pratiche suggerite dall'Enea per scaldare al meglio la propria abitazione evitando sprechi e, in molti casi, un'inutile sanzione.
Le finestre. Dobbiamo a questo punto essere certi che l’ambiente sia bene isolato: quello spiffero ostinato non fa male soltanto alla cervicale ma contribuisce a disperdere il calore. Una soluzione può essere quella dei doppi vetri: secondo i calcoli, il coefficiente di dispersione del calore scende da 4,5 W/m2k a 2,7 W/m2k. Tradotto in termini economici: su un consumo medio di gas di 1230 euro all’anno, con i doppi vetri si scende a 1107 euro.
Le luci. Se soffriamo il buio possiamo sistemare piccoli punti luce in corridoio, magari a ricarica solare. Per l’illuminazione principale, meglio il LED: ci garantisce efficienza energetica e durata nettamente superiori a quelle delle lampadine a incandescenza o al neon. L’importante è che sia di buona qualità. Ecco, ora siamo davvero pronti a metterci comodi.
Come fare:
1. Temperatura domestica non oltre i 20°
2. Isolare bene l’ambiente con doppi vetri e infissi nuovi
3. Scegliere l’illuminazione al LED di buona qualità
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