Ne segna pochi, ma maledettamente belli. Dopo essersi preso la scena con il tiro al volo a incrociare contro il Torino, Federico Dimarco se n'è inventata un'altra, nella vittoria sul Crotone: una conclusione di punta di estrema precisione, a chiudere il triangolo con quel genietto di Zaccagni. Lo stesso asse che aveva funzionato alla perfezione contro i granata e che aveva riportato l'esterno 23enne sul tabellino dei marcatori di Serie A dopo ben due anni e tre mesi. Ma anche in quel caso, il 15 settembre 2018, erano stati applausi a scena aperta: un siluro da 30 metri che aveva colto di sorpresa Handanovic, non certo il primo che passa. Prima gioia nel calcio dei grandi, a San Siro e contro la squadra in cui era cresciuto: impossibile contenere l'entusiasmo, e infatti Dimarco si tolse la maglia ed esultò come fosse una finale di Champions.
Non era certo una mancanza di rispetto nei confronti dei nerazzurri, club in cui era approdato all'età di 8 anni e con cui aveva fatto tutta la trafila nelle giovanili, fino all'esordio in prima squadra a 17 anni appena compiuti, nella trasferta di Europa League contro il Qarabag con Mancini in panchina. In quella stagione 2014/15 Dimarco vinse anche il Torneo di Viareggio con la Primavera dell'Inter e chiuse una annata da ricordare con l'esordio in Serie A nell'ultima giornata, contro l'Empoli. E proprio nel club toscano avrebbe vissuto, dopo un passaggio all'Ascoli in B, la prima vera stagione nella massima serie. Un traguardo meritato, dopo un Europeo Under19 da trascinatore assoluto degli azzurrini: 4 reti in 5 partite, tre su rigore e una su punizione, che portarono l'Italia del ct Vanoli fino in finale, dove però la Francia si impose con un 4-0 senza appello.
di
Diego Costa
A Empoli Dimarco mette insieme 12 presenze, ma la stagione si chiude con l'amaro verdetto della retrocessione. Il parziale riscatto arriva ancora con la maglia azzurra: ai Mondiali Under 20 l'Italia di Evani arriva terza, grazie anche alla magia su punizione di Dimarco allo scadere dei quarti contro lo Zambia.
E' a questo punto che la carriera di Federico, milanese doc che da adolescente dava anche una mano al negozio di ortofrutta del padre a Porta Romana, prende una svolta inattesa: nell'estate 2017 l'Inter lo cede agli svizzeri del Sion, con cui firma un quadriennale. Ma l'avventura elvetica inizia sotto i peggiori auspici, con una frattura al piede già nella gara d'esordio, e si chiude con un totale di appena 9 presenze stagionali. L'Inter decide allora di riprenderselo e nell'estate 2018 lo gira in prestito al Parma: ed ecco il primo gol in Serie A e la salvezza centrata, che gli fanno conquistare il rientro alla base. Lo spazio però, in una rosa come quella nerazzurra, è poco: Dimarco riesce a ritagliarsi appena 3 presenze in campionato, per un totale di 24 minuti, e una da titolare in Coppa Italia.
Su di lui mette comunque gli occhi l'ambizioso Verona: e chissà che a convincere definitivamente il presidente Setti non sia stato il gol realizzato in amichevole a gennaio 2020 contro il Seregno, proprio pochi giorni prima di lasciare l'Inter. Un sinistro al volo da posizione impossibile che ricorda incredibilmente la rete segnata contro il Torino: vedere su YouTube per credere. Dimarco è certamente tra i punti di forza del gruppo di Juric e non ne vuole proprio sapere di smettere di stupire: oltre ai due gol, in queste prime 17 giornate ha realizzato anche due assist, contro il Benevento. Ma in realtà di palloni al bacio per i compagni, con quel sinistro che si ritrova, ne fornisce a profusione in ogni partita: Barak si starà ancora chiedendo come ha fatto a non trasformare in rete i due perfetti inviti ricevuti da Dimarco contro il Crotone. Una gara in cui però il 23enne ha anche mostrato che il processo di trasformazione da attaccante (ruolo che ricopriva nelle giovanili nerazzurre) a esterno di fascia con compiti difensivi non è ancora completato: suo il clamoroso buco che ha consentito a Messias di accorciare le distanze.
Ma sbagliando si impara, e a 23 anni Dimarco ha ancora tutta una carriera davanti: il Verona vorrà certamente riscattare il suo cartellino (per circa 5 milioni) a fine stagione, ma l'Inter non ha mai smesso di credere in lui e infatti si è riservata il diritto di controriscatto. Difficile pensare che non lo eserciti, anche se Dimarco potrebbe rientrare nell'affare Zaccagni, giocatore che l'Inter segue con molta attenzione. Federico aspetta e intanto si gode la famiglia: la compagnia Giulia Mazzocato aspetta il secondo figlio della coppia, che farà presto compagnia alla primogenita Chloe.
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…