ROMA – Il Milan ha entusiasmo e potrebbe continuare a stupire, l'Inter ha i giocatori e il vantaggio di concentrarsi sul campionato, però la Juve sta risalendo e guai a sottovalutare l'Atalanta. Per Fabio Capello, insomma, è alquanto difficile fare un pronostico per lo scudetto in un torneo mai così incerto da diversi anni a questa parte, ma di sicuro quello rossonero non è un fuoco di paglia. "Ogni allenatore ha le proprie caratteristiche, gestisce la squadra secondo le proprie idee e capisce la società in cui deve lavorare – la sua analisi ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno – A Pioli non hanno messo tanta pressione, ha serenità e voglia di fare, e ha una squadra giovane e divertente che ha perso con la Juve ma è come se l'avesse vinta per come l'ha giocata. Pioli ha il compito di dare a tutti il giusto valore, il giusto peso, finora l'ha fatto perfettamente e il Milan potrebbe tenere fino alla fine".
La favorita per lo scudetto dell'ex ct di Inghilterra e Russia è però l'Inter, che a suo avviso "ha la rosa più ampia, non avrà le coppe e sarà più fresca in tutti i momenti. Contro la Samp non sono andati in campo con la voglia giusta, contro la Roma ho visto una bellissima partita fra due squadre competitive per il campionato, dove hanno avuto entrambe momenti di smarrimento e momenti di grande calcio. La gestione di Conte è molto importante, ha sempre fatto della determinazione, della rabbia il suo credo e lo sta facendo ancora adesso. Se servono rinforzi? Non c'è motivo di chiedere altri giocatori avendo ora solo il campionato da giocare e una rosa ampia di giocatori di grande livello, tutti gli allenatori italiani sarebbero felici di allenare questa rosa".
di
Franco Vanni
Ma il 74enne di Pieris non dimentica la Juve. "Sta tornando. Ho guardato la partita col Sassuolo, sta trovando un'identità, ci sono meno problemi di gioco rispetto alla prima parte di stagione dove ha perso diversi punti. La squadra ha capito che cosa vuole Pirlo e ha fatto risultato nelle ultime due partite senza Ronaldo… – dice Capello con riferimento alle prestazioni opache di CR7 con Milan e Sassuolo – I suoi compagni si sono molto responsabilizzati, un po' come è successo al Milan che senza Ibra ha fatto cose bellissime. Questo potrebbe portare la Juve a essere meno dipendente da Ronaldo ma saranno decisivi il recupero col Napoli e la partita contro l'Inter". A proposito di Napoli, "sono mancati giocatori importanti e la qualità fa la differenza. Ma hanno anche dei momenti di disattenzione, la squadra sta mancando anche nella rabbia, nella voglia di essere protagonisti".
di
Matteo Pinci
Capello è poi un grande estimatore dell'Atalanta. "Mi piace tantissimo, ha un grande allenatore che ha preso decisioni importanti d'accordo con la società e questo è un fatto molto serio – afferma riferendosi al caso Gomez – Quando i giocatori capiscono che dietro l'allenatore c'è la società, respirano un'altra aria. L'Atalanta sta giocando un calcio bellissimo come il Verona, dovremo fare i conti anche con lei anche se ha la Champions e la rosa non è così larga. Sopperirà comunque col suo modo di giocare e il recupero di Ilicic è un altro punto di forza".
di
Enrico Currò
Curioso di vedere come finirà il derby di Roma ("La Lazio è viva ma le mancano giocatori e questo fa la differenza; la Roma mi piace per come gioca, gli ultimi 20′ di ieri sono stati da grande squadra contro una grande squadra"), l'allenatore friulano si augura di rivedere presto la gente allo stadio ("oggi è come giocare in un acquario"), si dice pro-Var ("ma bisognerebbe capire la dinamica di quello che succede perché non basta mettere una mano sulla spalla per pensare che sia una spinta"), mentre in Champions "col passare dei mesi aumenterà la stanchezza e la qualità farà la differenza: chi avrà la rosa più importante, con più qualità, sarà protagonista". Infine Capello rivela di essere stato in passato vicino alla guida della Nazionale: "Sono stato interpellato ma ho detto di no perché in quel momento non mi sentivo di prendere in mano una nazionale".
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