La tempistica di un possibile secondo impeachment per Donald Trump dipende dalla Speaker della Camera, Nancy Pelosi. Lo afferma il deputato democratico James Clyburn , sottolineando che la Camera potrebbe votare la messa in stato di accusa già martedì.
"Dobbiamo salvare la nostra democrazia- ha scritto la Speaker della Camera Nancy Pelosi ai deputati democratici – è assolutamente essenziale che chi ha compiuto l'attacco alla nostra democrazia sia ritenuto responsabile". "Deve essere riconosciuto che questa profanazione è stata istigata dal presidente" Donald Trump, afferma Pelosi riferendosi all'assalto in Congresso
Il vicepresidente americano Mike Pence non ha escluso di invocare il 25mo emendamento. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali vorrebbe preservarlo nel caso in cui il presidente Donald Trump divenisse più instabile. Mentre il senatore repubblicano Pat Toomey nel corso di diverse interviste con i media americani ha affermato che per Donald Trump "la cosa migliore sarebbe dimettersi il prima possibile".
Diversamente da Toomey, un gruppo di deputati repubblicani alla Camera dei Rappresentanti Usa ha scritto una lettera al presidente eletto, Joe Biden, chiedendogli formalmente di intervenire per fermare il piano della speaker Nancy Pelosidi aprire per la seconda volta una procedura di impeachment contro Donald Trump.
Il gruppo – composto da deputati che hanno appoggiato la certificazione della vittoria di Biden contrariamente a quanto chiesto da Trump al Gop e capeggiato dal deputato del Colorado Ken Buck – ha messo in guardia nella lettera il futuro inquilino della Casa Bianca sul fatto che un altro processo per mettere in stato di accusa il presidente sarebbe "provocatorio" e non servirebbe ad unificare il Paese.
"Un secondo impeachment, solo pochi giorni prima della fine del mandato è tanto inutile, quanto provocatorio", ammoniscono i deputati Gop, sottolineando che l'iniziativa "minerebbe" la priorità enunciata dallo stesso Biden di riunificare gli Usa.
Trump potrebbe contestare il 25esimo emendamento con una lettera al Congresso. Pence e il Gabinetto avrebbero quindi quattro giorni per contestarlo e il Congresso voterebbe: per rimuovere definitivamente Trump è necessaria una maggioranza di due terzi, di solito 67 senatori e 290 membri della Camera.
Il 56% degli americani ritiene che Donald Trump dovrebbe essere rimosso dall'incarico prima della fine del suo mandato. È quanto emerge da un sondaggio di Abc-Ipsos, secondo il quale il 43% degli interpellati è contrario alla rimozione prima del tempo del presidente. Il 67% è convinto che Trump abbia tutta o parte della responsabilità degli scontri in Congresso, mentre un 15% ritiene che non abbia nessun colpa
"Condanniamo tutti gli appelli alla violenza, incluse quelle contro qualsiasi membro di questa amministrazione", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Judd Deere, commentando i video in cui si sentono cori che invocano l'impiccagione del vice presidente, Mike Pence, durante l'assalto al Congresso di mercoledi'. Lo riportano i media americani. Ma Donald Trump non ha rilasciato commenti pubblici per denunciare minacce di morte pubblicate sui social media contro Pence.
dal nostro inviato
Federico Rampini
Il sito della tv americana ha rivelato anche che Trump e Pence non si sono ancora parlati dopo l'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio scorso che ha provocato la morte di cinque persone, tra cui un ufficiale di polizia del Campidoglio. Due fonti hanno confidato a Cnn che il presidente uscente è arrabbiato con il suo vice e Pence è deluso e rattristato da Trump.
Trump ha messo Pence in una posizione impossibile, chiedendogli di ribaltare i risultati delle elezioni durante la sessione congiunta del Congresso di mercoledì. Quando Pence ha spiegato che non poteva farlo e ha inviato una lettera ai membri del Congresso dicendo che avrebbe seguito la Costituzione, Trump ha incitato i suoi sostenitori a marciare su Capitol Hill, esortando il suo vice a schierarsi dalla sua parte.
È la prima volta che Pence si trova in disaccordo con Trump pubblicamente. Pence è sempre stato uno dei più grandi difensori del presidente, spesso ammorbidendo la sua retorica e facendo pressioni in silenzio e dietro le quinte. Lo ha sempre sostenuto anche durante la campagna elettorale.
Il presidente Usa, Donald Trump, non ha ordinato le bandiere a mezz'asta sugli edifici federali in onore dell'agente della Capitol Police, Brian D. Sicknick, rimasto ucciso nel tentativo di respingere l'assalto dei sostenitori di Trump all'edificio del Congresso a Washington, il giorno dell'Epifania. Mentre le bandiere al Campidoglio sono state poste a mezz'asta, fa notare il New York Times, Trump non ha dato disposizioni simili per gli edifici del governo federale sotto la sua giurisdizione. Alla richiesta di chiarimenti del Nyt, la portavoce della Casa Bianca non ha risposto. Il presidente uscente, inoltre, a differenza del suo vice Mike Pence, non ha contattato la famiglia di Sicknick per porgere le sue condoglianze
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