ROMA – Saltata con il Milleproroghe, sarà ora recuperata nel prossimo decreto Ristori l'integrazione economica della cassa integrazione straordinaria per i 1.800 dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria, 1.600 dei quali sono a Taranto.
Il sottosegretario alla Programmazione economica, Mario Turco, rassicura così i sindacati metalmeccanici: "C'è stato un problema tecnico con la Ragioneria dello Stato, ma la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo – spiega Turco all'Agi – mi ha assicurato che la norma sarà inserità nel decreto Ristori la prossima settimana. Non dovrebbe anche esserci alcun ritardo sul riconoscimento dell'indennità di gennaio".
L'integrazione economica ai dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria – quelli che a novembre 2018 non sono stati selezionati per l'assunzione da ArcelorMittal – è un rafforzativo di quanto gli stessi percepiscono con la cassa. In atto da alcuni anni, la misura è attribuita da governo e Parlamento con provvedimenti legislativi.
Per il 2021, il governo aveva pensato di inserire la misura nella legge di Bilancio, possibilità poi saltata. Il 24 dicembre fu proprio il sottosegretario Turco ad annunciare che il Milleproroghe avrebbe stanziato 19 milioni per tutto il 2021 e che l'integrazione sarebbe stata associata "alla formazione professionale per la gestione delle bonifiche, con un impegno finanziario a valere sul Fondo sociale per l'occupazione e formazione".
Ieri sera Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno scritto al premier Giuseppe Conte e ai ministri Roberto Gualtieri (Mef) e Catalfo (Lavoro) perché – da "verifiche effettuate con la società Ilva in amministrazione straordinaria – non vi è traccia alcuna del provvedimento di integrazione salariale", nel decreto Milleproroghe".
"E' necessaria la massima chiarezza e rispetto agli impegni assunti in ordine alla messa in sicurezza del reddito dei lavoratori per l'intero anno 2021", hanno evidenziato Fim, Fiom e Uilm al governo, mentre il sindacato Usb, sempre per lo stesso motivo, ha annunciato un presidio di protesta il 25 gennaio a Roma sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico.
Ex Ilva, firmato accordo ArcelorMittal-Invitalia. Torna l'acciaio di Stato
I sindacati chiedono anche che i dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria siano compresi, ai fini del loro ricollocamento occupazionale, nella trattativa con ArcelorMittal e Invitalia che riprende nel pomeriggio del 12 gennaio a Roma. I sindacati evidenziano che ArcelorMIttal si era già impegnata al riassorbimento di questi lavoratori nell'accordo al ministero dello Sviluppo di settembre 2018, mentre con i nuovi accordi (marzo e dicembre 2020) di loro non c'è più traccia.
Previsto, infine, che una quota di cassintegrati sia impiegata nelle bonifiche di competenza di Ilva in amministrazione straordinaria ma si è ancora lontani dal numero ipotizzato (300). Incontrando i sindacati, Ilva in amministrazione straordinaria ha annunciato la ripartenza delle bonifiche (si sta intervenendo sui fanghi) per solo 38 addetti a partire dall'11 gennaio.
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