BANGKOK – Tra le antiche istituzioni indiane quella del matrimonio è considerata tra le più sacre e indissolubili. Per la maggior parte le nozze in India sono organizzate da genitori o parenti vari, anche se da tempo la tendenza è quella a sposarsi per amore e di divorziare come altrove nel mondo.
Le cronache giunte domenica scorsa dal Karnataka su una delle nozze più bizzarre del continente non riferiscono se Naveen e la candidata moglie di nome Sindhu avessero deciso di andare all’altare induista nel villaggio di Tarikere Taluk del distretto Chikkamagaluru di loro spontanea volontà oppure dopo la classica trattativa tra le famiglie. Di certo erano già stati consultati i preti bramini per stabilire se i segni zodiacali vedici combaciavano, ma nonostante ogni predizione positiva il finale non è stato diverso dalle aspettative, con un doppio colpo di scena nel giro di poco tempo.
A ricostruire la storia è il Bangalore Mirror secondo il quale, alla fine di una giornata che stava per prendere una piega triste se non drammatica, gli eventi hanno inaspettatamente virato verso l’happy end con soddisfazione finale – pare – di tutti. Ma prima un passo indietro.
Come da tradizione, alla vigilia delle nozze, i futuri sposi avevano posato per il servizio fotografico e partecipato alle cerimonie rituali preparatorie e alle prove generali per i sette giri attorno al fuoco del dio Agni che il giorno dopo avrebbero sancito l’unione eterna. Assieme a loro si sarebbe sposato anche il fratello di lui, Ashok, e tutto era stato prenotato per una grande festa con parenti e amici.
di CARLO PIZZATI
Ma lo sposo, Naveen, non aveva tenuto conto della reazione di una ragazza che era stata, e a quanto pare era ancora, innamorata. Di lei non si fa il nome, si sa solo che il sabato precedente lo aveva minacciato di avvelenarsi davanti a tutti gli ospiti durante la cerimonia se avesse sposato la rivale. L’uomo che non le aveva creduto, al mattino di domenica si è presentato nella sala delle nozze, ma una telefonata o un ripensamento l'ha convinto a mandare all’aria tutto e tornare dalla ex in un villaggio vicino. Nonostante le ricerche e le telefonate Sindhu non era riuscita a trovare il futuro marito e – a meno di un’ora dall’inizio del rito – era disperata.
È a questo punto che, impietositi, i membri della sua famiglia hanno deciso di trovarle uno sposo tra gli ospiti presenti. Quasi per incanto si è fatto avanti un certo Chandrappa, conduttore di autobus della locale compagnia di trasporti pubblici di Bangalore. Dopo aver assistito a tutta la drammatica sequenza, ha acconsentito a sposare l’abbandonata Sindhu. Con gioia i familiari hanno accettato la candidatura: tutti, compresi i genitori dello sposo fuggiasco, hanno benedetto la nuova coppia.
Quando la storia è diventata virale sui social network si è scoperto che casi del genere non sono affatto infrequenti nello stesso stato del Karnataka. Qualcosa di simile – rivela il sito di news Daijiworld.com – era accaduto il 10 dicembre scorso a Karkala, dove un altro sposo è fuggito il giorno del matrimonio dopo aver partecipato a tutti i rituali preparatori della vigilia.
Il sito non rivela il nome ma la professione di lui, consulente di gestione in una multinazionale, mentre lei è laureata in management aziendale. La differenza tra le due storie è che assieme all’uomo è sparita da un momento all’altro anche la famiglia e l’intera corte degli amici del consulente. Nessuno – almeno non pubblicamente – ha mai ancora saputo il perché. Anche la sorte della promessa sposa è stata diversa da quella di Sindhu, visto che nessuno si è fatto avanti per prendere il posto del fuggitivo.
Le cronache indiane sono piena di stravaganze e di veri e propri drammi nuziali. Per i matrimoni si spendono migliaia o milioni di rupie secondo la ricchezza dei protagonisti. All’origine di molte tensioni tra coppie e rispettive famiglie è soprattutto la pratica del “dowry”, la dote dovuta per tradizione dalla moglie al marito e ai suoi parenti che la prenderanno in carico dopo le nozze. Malgrado sia fuori legge da molti anni, l’usanza permane in gran parte del Paese.
Nel 2003, il caso di Nisha Sharma, una studentessa di informatica di 21 anni, divenne l’emblema della ribellione femminile alle imposizioni della “gabella”, che nel suo caso era diventata improvvisamente più salata del previsto proprio il giorno delle nozze. La sua storia è stata riportata perfino nei testi scolastici e divenne celebre anche all’estero, tanto da finire in un editoriale del New York Times. Christiane Amanpour la invitò al suo “60 Minutes” e Oprah Winfrey nell’omonimo popolare talk show tv.
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…