MONTEVIDEO – L'Accademia della Lingua uruguaiana, equivalente della nostra Crusca, si schiera dalla parte di Edinson Cavani. Squalificato per tre giornate e multato dalla Football Association per un post, ritenuto offensivo e razzista, nel quale si era rivolto a un amico utilizzando il termine "negrito", l'attaccante del Manchester United ha visto scendere in campo in sua difesa l'autorevole associazione del proprio Paese. "La Federcalcio inglese ha commesso una grave ingiustizia e ha dimostrato la sua ignoranza in materia linguistica e in particolare dello spagnolo", si legge in un comunicato.
L'accademia uruguaiana ha poi spiegato che al termine "negrito", visto il contesto in cui è stato inserito e in particolare per l'uso del minuscolo, può essere attribuita soltanto un'accezione affettuosa: "Le parole che si riferiscono al colore della pelle, al peso e ad altre caratteristiche fisiche sono usate di frequente tra amici e parenti in America Latina, specialmente nel diminutivo. In quel contesto sono espressioni di tenerezza e sono spesso utilizzate indipendentemente dall'aspetto del soggetto".
Cavani rinuncia al ricorso: "Mio cuore in pace"
Cavani, che ha deciso di non presentare ricorso contro la squalifica per rispetto della FA e per dare un segnale concreto nella "lotta al razzismo nel calcio", è tornato sulla questione ancora sui social: "Il mio cuore è in pace perché so che mi sono sempre espresso con affetto secondo la mia cultura e il mio modo di vivere".
— Edi Cavani Official (@ECavaniOfficial) December 31, 2020
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