Un botto lanciato nel giardino, poi il fuoco e l'esplosione quando le fiamme hanno raggiunto il motore del condizionatore. E ora Barbara Cafiero e la sua famiglia, che vivevano sulla via Palmiro Togliatti, nella frazione Poggio dell'Ellera di Campagnano di Roma, a poco più di venti chilometri dal Raccordo, è rimasta senza casa. La sua abitazione con giardino è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco accorsi sul posto insieme alle forze dell'ordine.
Tutto è cominciato nella notte di Capodanno, poco prima della mezzanotte, quando ignoti – si tratterebbe di giovanissimi, secondo Barbara – hanno lanciato nel suo giardino un botto. E nel giro di pochi minuti tutto quello che aveva costruito fino ad ora è andato distrutto. Le fiamme sono arrivate fino al secondo piano del villino: "Adesso ci siamo appoggiati da un amico – spiega con la voce spezzata – Ma ora non sappiamo dove andare, dovremo ricominciare in qualche modo".
Parla al plurale perché con lei ci sono anche i suoi due gatti e Stitch, uno dei due cani tratti in salvo da carabinieri e pompieri. L'altra cagnolina, Minù, è salva ma dispersa: si è divincolata dall'abbraccio salvifico dei vigili del fuoco ed è fuggita via. "Io non auguro il male a nessuno, ma ci è stato levato molto – prosegue Barbara – Anzi, finché non tornerà Minù ci è stato levato tutto".
A cercare la piccola, quattro anni, tutta nera, con regolare chip ora sono Barbara e diversi volontari, anche di associazioni animaliste. "La nostra piccola è stata avvistata in zona – racconta la donna – ed è necessario chiamarci immediatamente (scrivere a barbara.cafiero84@gmail.com, ndr) in caso di avvistamento, senza tentare di avvicinarla: è troppo impaurita".
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"Faremo una denuncia contro ignoti – prosegue la vittima – Qui sono sempre quelli i ragazzini che girano attorno a casa, ma c'è omertà e nessuno si fa avanti assumendosi la colpa. I carabinieri stileranno un verbale". Il messaggio che però Barbara Cafiero vuole fare arrivare è che "queste cose, purtroppo, ad oggi accadono – spiega – . Ma nessun adulto deve più permettere che accada che un bambino lanci petardi: non si possono permettere queste cose, perché ci si può far male, si può morire, si possono fare danni immensi. Oggi è toccato a me, domani può toccare a un altro: è necessario far capire che ci si può divertire, ma non in maniera pericolosa e i botti lo sono".
Nella notte di Capodanno sono stati numerosi gli incendi a Roma e dintorni, dall'Eur a Cinecittà, mentre sono state nove le persone ferite, per lo più ustionate. La più grave ne avrà per quindici giorni per una contusione bulbare.
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