Racconti in musica, le classifiche, la riscoperta dei vinili, un palco per esibirsi e lo spazio per raccontarsi. Il 2 gennaio debutta su Rai2 alle 17.15 Magazzini Musicali, il nuovo programma condotto da Melissa Greta Marchetto e Gino Castaldo. Sarà trasmesso da Rai Radio2, e si potrà vedere anche su RaiPlay, domenica 3 gennaio alle 18. Primi ospiti Anna, Diodato, Francesco Gabbani, Pinguini tattici nucleari, Tiziano Ferro (collegato da Los Angeles) e Zucchero.
Sorriso aperto, ironica, 35 anni, Melissa Greta Marchetto ("Non sono i nomi delle nonne, ai miei genitori piacevano tutti e due e mi hanno voluto dare il doppio nome") ha iniziato come cantante. Poi la radio, la carriera come conduttrice: Radio DeeJay, Radio 2 con Matteo Sbordone e la tv: Quelli che il calcio, Prima Festival, DopoFestival "e un giorno" dice ridendo "il Festival. Ma la cosa più bella è farlo come direttore artistico, perché puoi scegliere gli artisti che ti piacciono".
Melissa Greta, lei sorride sempre: è ottimista?
"Ho i miei momenti più riflessivi, non voglio chiamarli momenti negativi – anche se oggi negativo ha un'accezione positiva – ma sì, voglio pensare che il 2021 sarà diverso. Migliore".
Come sarà Magazzini Musicali?
"Darà spazio alla musica in modo diverso, dalla storia dei grandi artisti ai protagonisti amati dai ragazzi, alle nuove promesse. È bello partire così nel 2021, ci saranno le classifiche, che però riguardano anche il mondo digitale. Ma soprattutto abbiamo un palco dove gli ospiti si esibiscono dal vivo. Io e Gino ci sentiamo dei privilegiati per questo e per tutte le rubriche, quella dedicata al web e una sui vinili, tornati di culto. Castaldo ha una collezione pazzesca, cercherò di rubargliene uno".
Avete tanti ospiti nella prima puntata.
"È bellissimo poter fare quattro chiacchiere con gli artisti. Conosco Diodato da qualche anno e nonostante il successo è sempre uguale. Ha vinto tutto ed è rimasto la persona umana che è".
A Quelli che il calcio gioca a fare la comica: ha mai pensato anche di fare l'attrice?
"No assolutamente no, non sono capace. Ho studiato recitazione ma non fa per me, mi piace la divulgazione culturale, la musica è il mio pane da sempre e mi viene naturale. Però ho un ottimo feeling con la comicità, sicuramente mi piacerebbe fare qualcosa inerente a quello. Sono una grande incassatrice. Non sono una strafiga, mi prendo in giro prima che lo facciano gli altri".
Ha un modello?
"Simona Ventura, per la spontaneità e l'autoironia. Mi ispiro a lei come a altre donne della tv, ma Simona mi ha fatto innamorare di questo mestiere, mi sono rivista le puntate di Mai dire gol degli anni 90, era unica. Me la ricordo con Francesco Giorgino al Dopofestival e a 39 anni ha condotto il festival di Sanremo con Gene Gnocchi. Pazzesca".
Ora lei ne ha 35, sta cominciando a prepararsi?
"Sognare si può. Mi piacerebbe essere il direttore artistico, scegliere chi deve salire sul palco, non solo condurre. Quest'anno Amadeus ha fatto scelte azzeccate, la lista è bella".
Riassumiamo la carriera.
"Nel 2005 ho iniziato facendo la cantante, ho sempre fatto cose che mi piacciono. Sono stata fortunata ma mi sono battuta per realizzare il sogno di lavorare in televisione, ero determinata anche se ho lavorato i miei mesi in negozio. Tutto serve nella vita, ringrazio tantissimo per quel periodo, mi è servito ad andare avanti".
Oggi è soddisfatta?
"Sì. Quelli che il calcio è la mia isola felice, sei anni sono volati. Poi c'è Magazzini musicali, e farò un nuovo programma con Fabrizio Biggio sulle startup, sempre su Rai 2".
Suo padre è il ct della nazionale di pattinaggio sul ghiaccio, sua madre insegna educazione fisica: lei è sportiva?
"Cerco di mantenermi, faccio il minimo indispensabile. Corro sui Navigli, restare in forma mi dà benessere e energia, ma non sono una professionista del fitness. Il tapis roulant è rimasto a casa dei miei genitori, sta benissimo lì".
I suoi erano preoccupati per la sua scelta?
"Molto intimoriti all'inizio. Sappiamo benissimo come sia precario lavorare nello spettacolo, l'abbiamo visto come non mai con la pandemia. Credo che abbiano apprezzato la mia tenacia, non sono mai stata a casa a guardare il soffitto. All'università mi sono iscritta alla facoltà Beni culturali sezione Spettacolo, spesso si dice che la scuola sia lontana dal mondo del lavoro. Le cose che ho studiato le ho ritrovate nella professione, mi sono servite. Mi mancano tre esami alla laurea, devo fare tante cose ma la prenderò".
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