Il 2021 per i tifosi del Crotone sarà l'anno del ventennale della morte di Giorgio Manzulli, storico leader della curva Sud dello stadio Ezio Scida, che dopo la scomparsa gli è stata intitolata. Non fosse per il Covid, e per i divieti che la pandemia ha imposto, i tifosi rossoblù avrebbero cominciato a celebrare la loro storica guida proprio domani a San Siro, nella prima gara dell'anno contro l'Inter, squadra per cui da bambino Manzulli simpatizzava prima di dedicare gran parte della propria vita all'amore incondizionato per il Crotone, che fece in tempo a veder giocare in Serie B nella stagione di debutto 2000/2001.
Tutto è stato cancellato dalle restrizioni sanitarie: trasferta proibita, niente striscioni commemorativi, nessun coro da scandire nel catino di cemento più celebre d'Italia, che inevitabilmente durante la gara resterà vuoto. Ed è un peccato, perché poche curve possono vantare un rapporto d'affetto come quello che il Crotone ha avuto con Manzulli, professore di educazione fisica, più paciere che ultrà, fondatore del club "Gioventù Pitagorica", mancato giovane il 9 agosto 2001 e mai dimenticato da tutta la città. A Manzulli è intitolato anche lo Sporting Club cittadino, affiliato all'Associazione Italiana Cultura e Sport (Aics).
Nel 2011 in occasione del decennale della sua scomparsa, i compagni di tifo di un tempo realizzarono un video in cui raccontavano con affetto la personalità e l'impegno di Manzulli. "Metteva pace fra tutti. Un fratello per noi che vivevamo la curva", ricordava Dionigi Covelli. "Siamo riusciti a condividere con lui molte cose. Chi non lo ha conosciuto si è perso una grande persona", diceva Fabrizio Fusto. Ed Enzo Colosimo rideva pensando alle sue passioni: "Era goloso. Amava la birra Paulaner, che a Crotone nemmeno si trovava. Regalava abbigliamento sportivo ai ragazzi dello stadio, spesso donando loro le proprie felpe, sfilandosele di dosso. Un vero leader, eletto dal resto della curva".
Un pensiero affettuoso per Manzulli e per tutta la tifoseria rossoblù viene anche da Antonio Galdieri, primario in ospedale a Crotone, presidente del locale Inter Club intitolato a Massimo Moratti, che ricorda: "Da bambino Manzulli era interista, quando ancora il Crotone non giocava ad alti livelli. La simpatia per i colori nerazzurri non gli è mai passata, nonostante la fede nel Crotone fosse esclusiva e totale. Ha promosso un modello di tifo organizzato non violento e partecipativo, prezioso per tutta la città. Mi sarebbe piaciuto tantissimo potere vedere insieme a lui Inter-Crotone a San Siro. Lo ho pensato già nel 2016-2017, quando per la prima volta i rossoblù raggiunsero la Serie A. Sono sicuro che da lassù Giorgio sarà vicino alla sua squadra".Original Article
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