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Aurelia bis, ennesima incompiuta si indaga per spreco di denaro pubblico

Nel 2016 l’allora presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, al termine di un sopralluogo con il presidente della Regione Giovanni Toti, confermava che l’Aurelia- bis di Savona sarebbe stata completata entro il 2018. I tempi per la realizzazione erano stati quantificati in 1290 giorni, tre anni e mezzo. Non solo quelle previsioni sono state disattese, ma da almeno quattro anni i lavori sono fermi. Con un conseguente danno alle casse dello Stato, tanto che negli scorsi giorni la Corte dei Conti della Liguria ha aperto un fascicolo e chiama in causa proprio per danno erariale l’Anas, la committente dell’opera da 170 milioni di euro.

E già, perché i 5,1 chilometri di Strada Statale 1, un tracciato che per 3,9 chilometri si sviluppa con quattro gallerie tra Albisola Superiore a Savona, con una alternanza di tre viadotti, sono stati finanziati dal Cipe ( Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) con un impegno di spesa di 270 milioni di euro. L’opera permetterà il collegamento diretto con la zona portuale di Savona tramite lo svincolo Miramare in zona Valloria, e consentirà di deviare la corrente di traffico dagli abitati di Albisola Superiore, Albissola Marina e parte del centro abitato di Savona. I cantieri, però, sono fermi da anni. La ditta appaltatrice mandataria — la Cmc di Ravenna che con l’Itinera di Tortona ( Gruppo Gavio) si era aggiudicata la gara per 170 milioni di euro (100 in meno del previsto) — è in stato di insolvenza. Per evitare il fallimento e la messa in liquidazione è finita in concordato preventivo davanti al giudice civile.

L’inchiesta ha preso avvio da uno degli esposti presentati dagli abitanti di località Grana, frazione di Albisola dove insiste il cantiere principale, che li "condanna" da anni a dover vivere una situazione ormai non facile principalmente per la gestione stradale visto che il tratto stradale che una volta portava all’Aurelia è stato chiuso proprio per dare vita ai lavori della variante Albisola Superiore/ Luceto-Savona/Corso Ricci, incompiuta da tempo". Inoltre, a Luceto ( altra frazione di Albisola) sulla sponda destra del torrente Sansobbia, è sorto un villaggio turistico, le cui abitazioni a quanto pare negli ultimi due anno hanno perso valore immobiliare. Questo ed altro si legge sulla pagina Facebook, scritto nelle stesse ore in cui è stata inviata una lettera al Ministero delle Infrastrutture e per conoscenza alla Regione, al Comune di Savona ed anche alla Procura presso la Corte dei Conti della Liguria. Il procuratore capo Claudio Mori ha affidato il fascicolo al pm Marco Ferraro ( peraltro di Savona e conosce bene le tematiche di quella parte di Liguria).

Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza del Comando Provinciale della città della Torretta. È ancora presto per dire quali pieghe prenderà l’inchiesta, ma sia la magistratura contabile che le Fiamme Gialle fanno capire che siamo in presenza della solita storia italiana: un’opera incompiuta, dalla quale è transitato lo sperpero di denaro pubblico.

Eppure, l’Aurelia- bis è considerata una infrastruttura fondamentale nel contesto degli spostamenti locali e nazionali, anche per le sue modalità costruttive. Inoltre, è considerata una sorta di asse tangenziale di Savona, importante per la viabilità alternativa del Ponente. L’opera è ormai all’80% della sua realizzazione e rimangono da scavare circa 1700 metri della galleria San Paolo e 860 metri della Cappuccini. E però su uno degli spiazzi del cantiere, appunto in località Grana, sono stati stoccati milioni di metri cubi di detriti provenienti dagli scavi, che in estate e in condizioni ventose sollevano polveri ritenute nocive. In tal senso in passato è stato sollecitato l’intervento dell’Asl Quattro di Savona.

« Dopo la richiesta di concordato della Cmc — ha detto lo scorso giugno il sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Traversi — il contratto è stato sospeso per 60 giorni ( il 17 aprile 2019) e il 27 giugno dello stesso anno sciolto dal Tribunale di Ravenna. L’8 maggio scorso 2020 è stato stipulato l’accordo per la progettazione esecutiva del lotto di completamento con l’accordista quadro Rti Techint, Cesi e Igeas. La consegna della progettazione è avvenuta il 22 maggio e da quella data sono previsti 120 giorni per le verifiche della documentazione consegnata. Il programma prevede la pubblicazione del bando di gara, per un importo stimato di 72,23 milioni di euro ».

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