Un paio d’anni fa c’è stato un piccolo caso giudiziario in un comune francese, sulle coste della nuova Aquitania, nello specifico sull’isola d’Oléron. È una zona di villeggiatura, e soprattutto di residenze secondarie.
Una coppia di parigini che possiede lì una seconda casa, appunto, ha fatto causa per rumori molesti alla vicina, che invece è autoctona. Ma non era l’anziana vicina a essere responsabile del rumore che turbava tanto quei parigini: il loro problema era il gallo Maurizio, che, insomma, la mattina cantava, e li svegliava.
Nessuno ci aveva mai pensato, quindi non c’era giurisprudenza. Le denunce per nuisances sonores, e nello specifico di “anormale turbamento del vicinato”, in Francia si risolvono quasi sempre a favore del denunciante, a condizione che porti prova concreta del turbamento. Tuttavia nessuno aveva mai denunciato un gallo, e che il gallo canti non è poi cosa difficile da dimostrare. È stato complicato. La vicenda ha ha avuto subito eco nella stampa nazionale, trasformandosi nel “processo fra la città e la campagna”.
Il sindaco di Saint-Pierre d’Oléron si è speso molto in difesa della signora, di Maurizio, e dei suoni del tempo che fu e che forse non sarà più. E alla fine ha vinto proprio il partito del gallo, in ragione della “assoluta legittimità degli stili di vita propri alla campagna”, e quindi dei suoni che ne conseguono.Va detto che la simbologia patriottica francese relativa al gallo potrebbe aver influito sull’opinione del giudice.
Il gallo Maurizio ha quindi potuto continuare a suscitare l’alba dall’orizzonte del vicino continente, perentorio e ignaro, come ogni volta, elencando le barchette e le ostricherie chiuse.
Alla fine di un anno in cui il nostro vicinato è diventato spesso l’unico orizzonte delle nostre esistenze, mi pare però giusto ricordare che – da molti secoli – in Francia il gallo si mangia, cotto nel vino.
GLI INGREDIENTI
1 gallo tagliato a pezzi
1 costa di sedano
1 carota
10 piccole cipolle
1 bottiglia di vino rosso
100g di champignons
100g di pancetta a cubetti, se piace
Prezzemolo e alloro
Sale e pepe
COME PROCEDEREUn gallo intero è un secondo per 4 persone, ma se fate fatica a trovarlo (o se siete meno di 4) scegliete piuttosto un galletto, ideale per 2 o per una persona molto affamata. In una casseruola dal fondo spesso per la quale avete un coperchio fate sudare la pancetta e rosolate i pezzi di gallo.
Versate il vino e lasciate evaporare l’alcol per 5 minuti a fuoco vivo. Salate, aggiungete il sedano e la carota a pezzi grossi, le cipolline intere e l’alloro. Lasciate sobbollire dolcemente per un’ora, col coperchio, poi aggiungete i funghi champignons tagliati in quattro e continuate a cuocere per altri 30 minuti, o comunque finché l’intingolo sarà più denso e la carne si staccherà facilmente dalle ossa. Servite caldo.
Commenti recenti