9.840.000 – novemilioniottocentoquarantamila – risultati. Si ottengono nelle sole pagine italiane cercando "antipasti per capodanno" su Google. E diventano 250 milioni per l'inglese new year appetizers. Niente di strano: manca pochissimo alla cena di San Silvestro. Che in realtà abbiamo sempre chiamato cenone, ma è stato quest'anno declassato a semplice cena, visto che il numero dei commensali sarà decisamente ridotto.
Ma siccome meno persone a tavola non significa minor desiderio di celebrare con buon cibo, ecco che l'avvicinarsi della mezzanotte mette in ansia da prestazione in cucina, anche perché si esibiranno ai fornelli anche tutti quelli che avrebbero magari mangiato al ristorante (che possono contare solo sull'aiuto di provvidenziali take away, se si sono prenotati per tempo).
Ma perché non vengono cercati con la stessa insistenza compulsiva anche primi, secondi, dolci? Presto detto: gli antipasti, dalle semplici tartine alle ricette più elaborate, sono quelli meno vincolati alla tradizione, quelli con cui sbizzarrirsi, stupire, solleticare l'appetito e poi sono decisamente più – per così dire – "sociable". La tendenza è alla miniaturizzazione: più sono piccoli, più varietà si possono presentare e assaggiare, saltando da un sapore all'altro senza riempirsi troppo. Basta un vassoio servito ancora prima di sedersi a tavola, sul tavolino del salotto e tra un boccone e l'altro la chiacchierata si prolunga, si cominciano i brindisi e sale l'atmosfera di festa. E sono anche più pratici: un unico piattino basta all'assaggio di diversi stuzzichini.
Ecco alcuni suggerimenti last minute, salva cena quando le idee fino all'ultimo non sono ancora chiare. Già nel libro del 1905 (poi ristampato nel 1930) "La Cucina Degli Stomachi Deboli Ossia Pochi Piatti Non Comuni, Semplici, Economici E di Facile Digestione" si consiglia di cominciare un menu delle feste "con qualche leggero stuzzichino in tavola: un piatto di peperoni o citrioli conservati nell'aceto oppure diverse qualità di formaggio".
Ottimo spunto ai nostri giorni, basta servire su cracker tondi tipo Ritz pezzetti di verdura in giardiniera. E per quanto riguarda i formaggi, scegliere magari un parmigiano o un grana padano poco stagionato, da tagliare a cubetti per farne spiedini insieme a chicchi di uva senza semi (uva e parmigiano stanno benissimo e poi questa frutta è un portafortuna per l'anno nuovo).
I crostini non deludono mai. La vigilia richiede il pesce e allora via con questi condimenti: salmone marinato e spolverata di pepe rosa, oppure burro e salmone affumicato, ma anche fettine di avocado e salmone. Essenziale e grandioso il caro vecchio burro e acciughe con macinata di pepe nero; un po' più ricco il topping di crème fraîche e caviale.
Ancora: bottarga di muggine a fettine e sedano tagliato sottilissimo (più una gioccia di extravergine). Le bruschette sono ottime anche con una dadolata di pesce spada alla griglia: grigliare una fetta di pesce spada, tagliarlo a cubetti, condirlo con capperi dissalati e olive denocciolate, un tocco di origano.
Via anche a mini spiedini di cozze e gamberi: si lessano, si condiscono con un filo d'olio e alternano su stuzzicadenti. Se avete della polenta fredda, si può tagliare per fare delle tartine da abbrustolire al forno e condire con gorgonzola e noci (altro elemento porta fortuna), oppure fette di pera e pecorino dolce.
Le uova di quaglia si possono fare a occhio di bue e servire con salsa tartufata oppure con caviale. O anche lessare, aprire in due e guarnire con salsa tonnata e capperi. Grazie ai gamberi, con un po' di salsa rosa, si può rispolverare il grande classico del cocktail anni '80.
Bastano un po' di fantasia, pochi ingredienti di qualità e una bottiglia di bollicine in fresco per annaffiare il tutto.
Se vi piace il pesce d'acque dolce ecco invece una ricetta d'autore, facile e di grande effetto.
TARTARA DI TROTA MARINATA CON ZUCCHINE E UOVO IN CAMICIA
di Leandro Luppi
Ingredienti per 4 persone
800 gr di filetto di trota 1-2 zucchina media 4 uova 90 gr zucchero 80 gr sale Olio extravergine d’oliva q.b. per condire 300 gr aceto bianco
Preparazione
Per la tartara:
Togliere la pelle e le lische ai filetti di trota, sciacquarli con acqua fredda e asciugarli bene. Mescolare il sale e lo zucchero e disporne la metà sul fondo di una vaschetta, quindi adagiarvi sopra i filetti di trota e coprirli con la rimanente mescola di sale e zucchero. Chiudere la vaschetta con un coperchio o con la pellicola; lasciare in frigorifero per 24 ore, avendo cura di rigirare il pesce almeno ogni sei ore. Trascorse le 24 ore, sciacquare bene il pesce e asciugarlo (chi volesse prepararlo prima sappia che si potrà conservare in frigorifero, avvolto nella pellicola trasparente, meglio se in sottovuoto per 3-4 giorni). Per preparare la tartara tagliare a dadini piccoli il pesce poi con l’aiuto di un cucchiaio riempire un cerchio di acciaio o di plastica fino a formare 4 piccoli cilindri.
Per la zucchina:
lavarla bene e tagliarla a rondelle dello stesso spessore (si può usare anche un’affettatrice), scottare le rondelle di zucchina in acqua bollente e salata per due minuti; scolare e raffreddare in acqua fredda, asciugare e formare una corona in ogni piatto sulla quale metteremo il cilindro di tartara di trota.
Per le uova in camicia:
in una pentola stretta e alta mettere 3 litri di acqua a bollire, quando inizia a bollire aggiungere l’aceto bianco e tenere il fuoco al minimo (a questo punto non deve bollire). Con un mestolino mescolare l’acqua nella pentola fino a formare un mulinello, quindi rompere l’uovo e versarlo al centro del mulinello d’acqua. Lasciare rapprender l’uovo per almeno 4 minuti, quindi con una schiumarola (cucchiaio bucato) raccogliere l’uovo e metterlo sopra la tartara di trota, salarlo con un pizzico di sale, condire con appena un filo d’extravergine. E servire. Per gustare al meglio il piatto, l’ideale è tagliare l’uovo sopra la tartara, colerà il tuorlo ancora liquido e mangiare tutto insieme.
La comodità di questo piatto è che si può preparare la tartara qualche ora prima e conservarla come descritto. Anche l’uovo in camicia si può preparare prima, basta aver l’accortezza di raffreddarlo in acqua ghiacciata quando lo si raccoglie dalla pentola di cottura, poi posarlo su un piatto e coprirlo con carta assorbente da cucina (i classici rotoloni) bagnata, e passarlo il forno a riscaldare al momento del servizio.
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