Abbiamo scelto l'alfabeto per costruire l'album di Bologna del 2020. Un anno segnato profondamente dal Coronavirus, tanto che rischiamo di non ricordare cosa è successo di altro. A gennaio, per esempio, le elezioni regionali: Bonaccini ferma la Lega. E le piazze ancora piene: sembra una vita fa. Un nostro personale addio, sicuramente incompleto e parziale, all'anno che è stato. Per salutare insieme a voi l'anno che verrà. Auguri!
Bologna sul lettino dello psicoanalista Bolognini: “Questo 2020 non è proprio tutto da buttare”
di
Ilaria Venturi
A – L'anno si chiude con il cardinale Matteo Zuppi positivo al Coronavirus: asintomatico. "Sto bene" ha detto da via Altabella dove sta trascorrendo la quarantena. "Vivrò questo isolamento con tanto collegamento e dando più valore all'utilizzo di tutti i sensi, anche quel sesto senso che si chiama amore". Un anno difficile dove il virus ha colpito soprattutto gli anziani: oltre duemila morti nelle residenze e centri.
B – Anche Bologna si è affacciata, durante il primo lockdown, ai balconi: andrà tutto bene, ricordate? Lo hanno cantato anche i bambini dello Zecchino d'Oro. Ma questa è la lettera pure di Marco Belinelli. Un colpo clamoroso: lascia l’Nba dopo 13 stagioni e torna nella sua Bologna, non nella Fortitudo dove vinse lo scudetto del 2005 bensì alla Virtus dove iniziò la sua carriera. E poi una notte di fine novembre arriva il Blasco in piazza Maggiore a girare il video del nuovo single. Non te l'aspettavi, eh? E la città, con il sindaco Virginio Merola, gli rende omaggio: il 16 dicembre consegna a Vasco Rossi il Nettuno d'Oro. "Bologna ha nutrito la mia anima".
Restiamo a casa: immagini da Bologna chiusa dal coronavirus
Chi canta dal balcone, chi espone il Tricolore. La protezione civile, i medici e gli infermieri al lavoro. La piazza vuota, i parchi e i negozi chiusi, le file per la spesa a distanza di un metro: immagini da Bologna chiusa dal coronavirus foto di Gianluca Perticoni e Michele Lapini
C – Nel 2020 si mescolano crisi industriali e da Covid. Le difficoltà finanziarie del gruppo Maccafferri, il fallimento di Jeckerson e le proteste alla Fiac di Pontecchio Marconi per evitare la chiusura dello stabilimento. I settori più colpiti dal virus? La ristorazione, il turismo, il comparto dello spettacolo e delle Fiere. Tra gennaio e novembre sono state autorizzate in Emilia-Romagna oltre 392 milioni di ore di cassa integrazione, oltre venti volte il 2019. Tanti i presidi e le proteste, l'ultima dei maestri di sci. Mentre s'allungano le file alle mense, crescono i nuovi poveri: chi ha perso lavoro e chi già viveva ai margini e ha perso tutto. A questa lettera dedichiamo un omaggio a Roberto Cevenini, per tutti il "Ciccio", l'oste dello storico bar di via San Mamolo morto nella notte dell'1 dicembre. Con lui Bologna ha perso un pezzo della sua anima.
D – Dad, alzi la mano chi non sa cos'è? Comincia con le scuole chiuse il 24 febbraio in Emilia Romagna. Durerà una settimana, anzi due…si arriva a giugno. Bambini e ragazzi non torneranno più in classe, parte la didattica a distanza tutta in salita: presidi che portano nelle case i pc, maestri che fanno lezioni anche alla sera ai bimbi sui cellulari dei papà, la protesta delle mamme, il dramma dei disabili. La scuola riaprirà il 14 settembre, s'inaugura un padiglione della Fiera per accogliere 1600 ragazzi del Minghetti, Sabin e Sirani. Ma di nuovo la scuola capitola il 27 ottobre: quelli delle superiori in Dad al 75%, che poi diventerà il 100%.
E – E' l'anno delle elezioni regionali. Per "liberare" l'Emilia Romagna, parole sue, arriva Matteo Salvini a sostegno della candidata Lucia Borgonzoni. Si vota il 26 gennaio. Complici le piazze riempite dalle Sardine, alle urne vola l'affluenza (67%, 30 punti in più rispetto al 2014). Vince Stefano Bonaccini (51,4%) mentre la sua avversaria si ferma al 43,7. Il governatore festeggia il bis e osserva: "Noi eravamo già stati liberati 75 anni fa".
F – Ferragosto liberi-tutti, la Riviera si prepara al pienone. L'Emilia-Romagna per prima torna in pista, discoteche aperte, poi al 50% alla vigilia del 15. Trascorse neanche 24 ore dalle notti brave, il governo chiude tutto e vieta il ballo imponendo l’uso della mascherina all’aperto nell'ora della movida: dalle 18 alle 6. Ma l'estate è anche l'addio a Carlo Flamigni, il ginecologo padre della fecondazione assistita che ha speso la vita per i diritti delle donne.
G – Guccini festeggia con una settimana di anticipo (il compleanno è il 14 giugno) i suoi primi 80 anni passati meravigliosamente tra dischi, concerti e libri. Tra gli invitati alla festa on line c'è anche Luciano Ligabue.
H – Il purgatorio della malattia, il luogo dove vengono ospitati i pazienti che non sono abbastanza gravi per essere ricoverati in ospedale ma che non possono proseguire le cure a casa. Gli hotel Covid a Bologna sono due: a Castenaso e in Bolognina. Centinaia le persone ospitate, seguite dalle “Usca”, le squadre di medici e infermieri che lavorano a domicilio, e dagli operatori sanitari in pianta stabile che hanno sostituito la normale “reception”. Nelle camere d’albergo si vive in solitudine: vietato uscire, i pasti vengono lasciati fuori dalla porta. Fino all’agognato via libera.
"Il virus c'è e mi ha quasi ucciso": nel Covid Hotel di Bologna, dove molti pazienti passeranno soli il Natale
I – Ipse dixit. Nelle primissime settimane del lockdown l'Emilia-Romagna può contare su una voce schietta che entra nelle case col suo tono pacato, ogni pomeriggio: è quella di Sergio Venturi, ex assessore alla Sanità richiamato velocemente dalla Regione quando l'assessore in pectore Raffaele Donini viene colpito dal covid. C'è una popolazione confusa che ha bisogno di numeri e scenari chiari seppur crudi. Resta in sella due mesi, il tempo di vedere un po' di luce in fondo al tunnel, ma sempre da Facebook resta in contatto con pochi, distillati messaggi di prudenza e speranza. Anche Donini intuisce il potere quasi taumaturgico delle dirette social: e sceglie di farle mostrando agli spettatori ogni volta una struttura sanitaria diversa.
L – E' una conta dolorosa che parte lentamente e poi ha una brusca accelerata, quella dei lutti. E in primavera diventano decine ogni giorno le vittime in Emilia-Romagna per il coronavirus. A mezzogiorno del 27 marzo tutte le campane di Bologna suonano per chi non c'è più, significano "non accettare mai che la vita finisca nella solitudine, senza che la comunità sia coinvolta". La tregua estiva fa forse dimenticare il tributo già pagato dalla regione, che si ripropone, tragicamente, nella seconda ondata fino a superare quota 7600 a fine dicembre.
Ore 12, le campane di Bologna suonano per chi non c'è più
M – "Dolore, ricordo, verità": sono le parole pronunciate dal capo dello Stato dopo l'omaggio alla lapide che ricorda le vittime del Due agosto. E' un pellegrinaggio laico e istituzionale quello compiuto da Sergio Mattarella il 30 luglio, per onorare i morti delle stragi che insanguinarono il 1980, quelle di Ustica e della stazione. Per la prima volta un presidente della Repubblica visita il museo dove è conservato il relitto del Dc9 Itavia. E' il quarantennale, ma c'è il Covid. Dunque la commemorazione del Due agosto si sposta in piazza Maggiore, col fischio del treno in streaming. Intanto a Bologna si celebra il processo ai mandanti. Paolo Bolognesi non ha dubbi: "Può cambiare la storia d'Italia".
Bologna, 2 agosto. Il fotoracconto del 40esimo anniversario
Le immagini di un dolore che non passa. Di una volontà di piena verità che non si placa. Le gerbere bianche indossate dai parenti delle 85 vittime della stazione di Bologna, l'autobus 37 che fece la spola da piazza Medaglie d'oro agli ospedali. La piazza che si riempie per la commemorazione dei quarant'anni della strage alla stazione di Bologna, e il corteo non autorizzato degli antagonisti e di alcune sigle sindacali. La targa alla stazione che indica il nuovo nome. Le dita che scorrono sui nomi della lapide
fotoservizio Michele Lapini/Eikon studio
N – Sembra irriconoscibile Bologna, specialmente di notte: la sua anima sembra essere stata rapita, nelle notti deserte per il coprifuoco. Ma no, è ancora viva nei tanti gesti di solidarietà a Natale che la città è in grado ancora di generare, dai regali preparati per i bisognosi, ai pasti serviti da camerieri d'eccezione – come Gianni Morandi e Alessandro Bergonzoni – alle Cucine popolari.
O – I reparti rivoluzionati, i doppi turni, il lavoro con tute da marziani da mattina a sera. I morti, la speranza, le pizze regalate a medici e infermieri. La trincea del coronavirus, nella prima e soprattutto nella seconda ondata, è stata negli ospedali. A fine anno i ricoveri in terapia intensiva sono ancora più di 200, quelli negli altri reparti Covid oltre 2.500. Nelle corsie sono scoppiati anche i focolai, centinaia di operatori sanitari si sono ammalati. Ma quest’anno c’è anche chi in ospedale non è potuto andare, chi si è visto spostare una visita o un piccolo intervento chirurgico, chi ha ritardato lo screening oncologico.
P – C'è qualcosa che dopo tanta attesa si è messo in marcia, il 18 novembre: il People mover, il cui via libera è stato più volte ritardato e rimandato. Non c'è ancora una data invece per le primarie del Pd, ma gli sfidanti già ci sono per il dopo-Merola. Il 2020 è stato anche l'anno delle piazze: piene, poi desolatamente vuote, addirittura chiuse, tra lockdown e coprifuoco, con l'eccezione – regolamentata – delle serate estive davanti al maxischermo. Magia del cinema regalata ancora una volta dalla Cineteca.
Ore 22, coprifuoco: Bologna si svuota, in strada restano solo poliziotti, rider e autobus
Q – Bologna e l'Italia sono in lockdown da un mese quando alcune strade della città cominciano pericolosamente a ripopolarsi: accade, per esempio, al Quadrilatero. E allora il sindaco Virginio Merola, che per tutto l'anno non risparmia suppliche, appelli e ammonimenti, sbotta: "Così non va bene. Ripeto: non va bene", annunciando maggiori controlli. E' la disattenzione o l'insofferenza di chi non sopporta più isolamento e distanziamento, mentre tanti malati restano in quarantena, anche per lunghe settimane.
R – Anche la Festa della Liberazione viene reinventata. "Bella ciao" si diffonde e rimbalza di balcone in balcone, sui palazzi rivivono le lotte grazie alle "Finestre resistenti" mentre il Pratello si anima con le fotografie dei manifestanti attaccate su colonne e muri. Il 2020 si porta via alcune figure preziose della Resistenza, come il partigiano romagnolo Valter Vallicelli, detto "Tabac", Germano Nicolini, il Diavolo, Gino Piccioli, del battaglione Zini della 63° brigata Garibaldi "Bolero", Eletta Bigi, la partigiana "Sonia": l'ultima testimone della pastasciutta a casa Cervi.
Coronavirus, a Bologna si canta Bella ciao dai balconi per vincere la paura
S – Le Sardine, il fenomeno. Aprono il 2020 con il Concertone in piazza VIII Agosto il 19 gennaio: in 40mila per cacciare il populismo con l'arte e la musica, sul palco artisti come Afterhours, Subsonica e Marracash. Poi il tuffo al Papeete, il bagno frequentato da Salvini, dei quattro fondatori (Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti, e Giulia Trappoloni) alla vigilia delle elezioni: "Chi non vota resta spiaggiato". Nellosport, Sinisa Mihajlovic firma il contratto sino al 2023. E l'anno si chiude con il trentennale della strage del Salvemini: per non dimenticare i 12 ragazzi della seconda A falcidiati dall'aereo militare in avaria, abbandonato dal pilota, che cadde sulla succursale dell'istituto tecnico il 6 dicembre 1990.
T – Sono il bivio delle nostre vite: positivo o negativo? A marzo i tamponi erano introvabili, a novembre si è arrivati a farne 20mila al giorno. Fondamentali per scoprire quanto corre il virus: a novembre, solo a Bologna, si è scovata la metà dei casi di coronavirus registrati durante l’intera epidemia. Poi sono arrivati i test rapidi, gratuiti nelle farmacie a favore di studenti e famiglie, come aveva già fatto con gli esami sierologici a settembre. Due milioni i test a disposizione.
U – Il covid scippa la festa dell'ultimo giorno di scuola. Ma i sindaci si ribellano: fioriscono così iniziative nei parchi e negli stadi o in teatro. Fra gli anniversari che cadono nel 2020, anche i trent'anni dalla strage di via Gobetti, messa a segno dalla banda della Uno Bianca. In autunno sbarca a Bologna Uber, ed è subito guerra fredda coi tassisti.
V – 27 dicembre 2020, il giorno della speranza. Con 975 dosi destinate agli operatori sanitari, i vaccini arrivano anche in Emilia-Romagna. Entro gennaio ne arriveranno oltre 250mila da Piacenza a Rimini, destinati a medici, infermieri, operatori e ospiti delle residenze per anziani. Da marzo si partirà con il resto della popolazione. Secondo gli esperti servirà almeno l’intero 2021 per raggiungere l’80% delle persone.
Z – E l'8 febbraio, Patrick George Zaky, studente egiziano 28enne iscritto al master in Studi di genere all'Alma Mater viene arrestato al Cairo al suo rientro per qualche giorno di vacanza in famiglia. Inizia la lunga battaglia di Bologna per la sua liberazione. Migliaia in corteo il 17 febbraio, con il sindaco e il rettore; gli appelli, le lettere, i flash mob, i megaposter con il suo ritratto, le sagome nelle sedie vuote nelle biblioteche universitarie, la cittadinanza onoraria. Lui dal carcere scrive: "Sono esausto". Bologna non demorde, esige il rispetto dei diritti umani. E lo aspetta.
Prima le piazze piene, poi il deserto in città: il 2020 di Bologna e dei bolognesi in 12 foto
Ci sono immagini che, riviste oggi, paiono quasi surreali, legate a un tempo che pare lontanissimo: quello delle piazze piene, delle manifestazioni oceaniche. E ci sono altre istantanee che non avremmo forse mai immaginato nemmeno negli incubi: stadi silenziosi, portici muti, la città svuotata e senza anima. Abbiamo scelto dodici foto per raccontare il doloroso e faticoso 2020 vissuto da Bologna e dai bolognesi, senza tralasciare le illusioni di normalità che la tarda primavera e l'estate hanno portato
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