PARIGI – Abbattere le statue no, ma costruirne di nuove e ribattezzare strade e piazze per rappresentare meglio la diversità della storia francese sarà invece possibile. Emmanuel Macron vuole lanciare un segnale ai giovani figli di immigrati che hanno protestato sull'onda di Black Lives Matter con l'idea di cambiare statue di personalità coinvolte nello schiavismo o nella storia del colonialismo.
"Dobbiamo fare un lavoro storico e memoriale che non è quello di cancellare quello che siamo, ma di completare la nostra Storia, con nuove statue, nuovi nomi di strade" ha detto il leader francese incaricando lo storico Pascal Blanchard di guidare una commissione che dovrà consegnare una lista di nuovi "eroi della diversità" da celebrare nelle strade e piazze francesi.
La commissione composta da diciotto personalità, tra cui la scrittrice Leïla Slimani, l'attrice Rachel Kahn, lo storico Pascal Ory, ha già cominciato a fare una prima cernita di nomi, in cui figurano figure diverse come l'attore italiano Lino Ventura o il primo musulmano ammesso al Politecnico Cherif Cadi. La prima lista presa in esame dal gruppo di esperti comprendeva 8mila nomi ricavati da 200 opere dedicate alla storia dell'immigrazione, delle colonie e della Francia d'oltremare dopo la Rivoluzione francese.
E' iniziato poi un lavoro di scrematura fino all'attuale elenco che presenta un po' meno di 500 nomi e sarà presentato a gennaio. I criteri seguiti sono stati quelli delle origini, della partecipazione ad alcuni periodi storici, ma anche della parità di genere o in generale del simbolo da trasmettere alle nuove generazioni. I membri della commissione hanno discusso anche della possibilità di onorare personalità viventi. "E' indispensabile farlo se vogliamo rivolgerci ai più giovani" spiega Blanchard, specialista della storia dell'immigrazione e autore di La fracture coloniale. E' così che il calciatore Kylian Mbappé, 22 anni, potrebbe avere presto una strada dedicata.
Una parte importante del lavoro per far emergere la storia meno raccontata della Francia riguarda la rappresentazione dei territori d'Oltremare che saranno celebrati attraverso l'indipendentista kanako Jean-Marie Tjibaou, l'artista Darling Légitimus, la scrittrice Maryse Condé, il cantante Henri Salvador, il calciatore Marius Trésor, l'ufficiale eroe della prima guerra mondiale Camille Mortenol. Nella lista ci sono anche Raphaël Elizé, figlio di schiavi diventato il primo sindaco nero eletto nel 1929 a Sablé-sur-Sarthe, o ancora Raoul Diagne, primo giocatore di colore nella nazionale di calcio nel 1931. La commisione ha individuato personalità che fanno parte all'immigrazione, come l'attore di origine spagnola Louis de Funès, la cantante americana Joséphine Baker o lo scienziato polacco Haroun Tazieff.
"La Francia ha una capacità di ospitalità, non dobbiamo averne paura. Al contrario, è una ricchezza incredibile, ma troppo spesso abbiamo cercato di nasconderla ai nostri concittadini" ha spiegato Macron che nel celebrare lo sbarco in Provenza della seconda guerra mondiale l'anno scorso ha reso omaggio anche alle truppe africane che erano nel contingente francese. Una volta presentata ufficialmente la lista della commissione guidata da Blanchard sarà condivisa con i sindaci dei comuni che avranno l'ultima parola sulla toponomastica. "Nessun obbligo – sottolinea Blanchard – offriremo un elenco al quale ispirarsi per fare evolvere la storia della Francia raccontata nello spazio pubblico".
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