Amadeus e Fiorello, forse con troppo ottimismo visti i numeri della pandemia, lo hanno già definito “il festival della rinascita”. Per il prossimo Sanremo (previsto dal 2 al 6 marzo, contagi permettendo), la macchina si è messa in moto. Senza pubblico che Sanremo è?, ripetono come un mantra gli artisti. Ma le regole anti-contagio non permettono il bagno di folla (per il Dpcm cinema e teatri sono chiusi). Dagospia ha rilanciato un’indiscrezione, quella della nave da crociera con il pubblico blindato. Per creare “la bolla” e garantire una zona no covid, 400 spettatori sottoposti a tampone sarebbero isolati sulla nave Smeralda della Costa Crociere fino al 2 marzo, data di inizio. Quarantena galleggiante. In Rai filtra la conferma: “In effetti è vero, è una delle ipotesi prese in considerazione”. L’altra è quella di smistare gli spettatori in tre o quattro alberghi, tipo testimoni dei processi. Pochi movimenti e massima disciplina.
L’idea Love Boat sarebbe di Antonio Marano, alla guida di Rai Pubblicità fino a gennaio, quando il dirigente lascerà viale Mazzini. Il futuro è la Fondazione Milano-Cortina per le Olimpiadi del 2026. "Grazie alla direzione artistica di Amadeus e alla percezione di un Festival della rinascita” ha spiegato Marano “sarà un evento che può segnare la riapertura dell'Italia. Sempre covid permettendo, il prossimo Sanremo sarà migliore di quello del 2020”. Ottimismo legittimo, ma per ora il covid non molla la presa. L’Ariston sarebbe un fortino aperto solo a tecnici e addetti ai lavori. Impossibile mantenere la sala stampa nel roof garden (raggiungibile solo in ascensore), si pensa al Palafiori. Parola d’ordine: tamponi regolari. Molti si interrogano: “In caso di positivo, si chiude tutto?”. Chi è stato a Sanremo sa che gli assembramenti sono ovunque, impossibile gestire eventi in piazza (i Dpcm del parlano chiaro), seppure con i corridoi di passaggio.
Il “Festival della rinascita” è in salita, anche perché la rinascita deve esserci, prima di poterla celebrare. Michele Anzaldi (Italia Viva), segretario della Commissione di vigilanza Rai, su Facebook fa molte domande: “Il pubblico di Sanremo in quarantena in una nave da crociera? Speriamo sia solo uno scherzo. Davvero in Rai pensano di mettere su un'operazione del genere per aggirare la legge, mentre i teatri sono chiusi da mesi? Quanto costerebbe? Che garanzie sanitarie ci sarebbero? Si tratta solo di una boutade per andare sui giornali? Speriamo che arrivino presto chiarimenti”. A viale Mazzini si limitano a dire che “la nave è una delle ipotesi”.
Prudenza massima, anche se le entrate garantite dal festival sono una boccata d’ossigeno: l’anno scorso 37 milioni incassati in pubblicità, a fronte di una spesa di circa 17 milioni, hanno garantito 20 milioni di profitto. Bisognerà aspettare metà gennaio per capire se le date slitteranno, si monitorano i numeri della pandemia. E qualcuno si chiede se non sia opportuno, con centinaia di morti al giorno, nell’anno in cui sono state cancellate le Olimpiadi di Tokyo, ripensare l’evento. Il bagno di folla lo rende unico, ma a oggi, fine dicembre, non ci sono le condizioni. Non a caso anche L’anno che verrà, il Capodanno con Amadeus previsto su Rai 1 da Terni, si farà negli studi della Dear a Roma. Impossibile farlo in piazza, la festa a Terni è rimandata al 2021.
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