Le cancellazioni vanno a rilento per i voli da e per il Regno Unito, e dunque per molti passeggeri si allontana ancora la possibilità di ottenere il rimborso del biglietto. Poi ci sono le mancate cancellazioni dei voli domestici acquistati prima che Palazzo Chigi bloccasse gli spostamenti tra le varie regioni italiane per i giorni nei quali tutto il Paese è zona rossa. Ancora: mettersi in contatto con i centralini dell'assistenza clienti è una missione (quasi) impossibile in questi giorni. E a tutto questo si aggiunge una beffa nella beffa: sul sito e sull'app ufficiali di Ryanair i voli da e per il Regno Unito sono ancora in vendita nonostante un'ordinanza firmata il 20 dicembre dal ministro della Salute, Roberto Speranza, avesse bloccato i voli di linea da e per Gran Bretagna e Irlanda del Nord. E le proteste sui social diventano virali.
Gli acquisti possibili
Un esempio. Sull'app della low cost irlandese è possibile acquistare un biglietto per il volo Bari-Londra Stansted in programma per mercoledì 29 dicembre: non c'è alcun impedimento che metta in guardia il consumatore sul "traffico aereo interdetto", come previsto dallo stesso provvedimento del ministro valido fino al prossimo 6 gennaio. Nulla di nulla: il volo di andata è in vendita a 80,99 euro; quello di ritorno, in programma per martedì 5 gennaio, a 9,99 euro.
È stato così anche prima di Natale, quando dalla compagnia avevano giustificato sia i ritardi nelle cancellazioni sia la possibilità di poter mettere in tasca un biglietto nonostante l'ordinanza di Speranza con un riferimento a "un ritardo nelle procedure". "È un discorso operativo. Magari arrivando fino al pagamento del biglietto la procedura si blocca". E invece no. A una settimana dal provvedimento governativo è ancora il caos. Tanto che è possibile assicurarsi un posto (sulla carta) sul volo FR1905 con partenza da Stansted martedì alle 17,30 e atterraggio a Bari alle 21,10. Il biglietto in foto, acquistato per 9,99 sterline – codice di prenotazione B3WE3S – lo dimostra chiaramente.
di
Gennaro Totorizzo
Le cancellazioni dei voli da e per il Regno Unito
Ma torniamo alle cancellazioni. Martedì 22 dicembre, a quarantotto ore dall'entrata in vigore dell'ordinanza con la quale il governo italiano ha sospeso i voli commerciali da e per Londra e dintorni, la compagnia aveva diffuso una nota. "Statement", lo chiamano gli addetti ai lavori. "Per tutti i voli da e per il Regno Unito nei prossimi giorni (dal 20 al 24 dicembre) che sono vietati dalla normativa dei governi Ue, tutti i clienti interessati riceveranno una notifica via mail con le soluzioni alternative disponibili, inclusi i cambi data gratuiti (senza commissione) o i rimborsi se lo desiderano". A giudicare dalle segnalazioni dei viaggiatori che continuano ad arrivare, qualcosa dev'essere andato storto però.
di
Gennaro Totorizzo
Il pasticcio nelle comunicazioni
Sabato 26 dicembre, invece, sulla versione italiana del sito Ryanair spunta un aggiornamento per i "voli da e per il Regno Unito tra il 20 dicembre e il 3 gennaio". Una volta aperta la nota, però, il riferimento è al 9 luglio: "Ryanair, la più grande compagnia aerea europea, oggi (giovedì 9 luglio) ha annunciato che, oltre all'obiettivo di evadere il 90 per cento di tutti i rimborsi in contanti entro la fine di luglio, ha introdotto una nuova procedura per i clienti ai quali è stato impedito di ottenere il rimborso di biglietti acquistati tramite agenzie di viaggio online", si legge sul sito del vettore di Dublino.
Scorrendo il testo arriva la dichiarazione dell'amministratore delegato, Eddie Wilson. Che dice: "Stiamo rimborsando con successo milioni di clienti che hanno prenotato direttamente con noi, poiché disponevamo di contatti e-mail e dettagli di pagamento validi; tuttavia non siamo stati in grado di gestire le richieste di migliaia di clienti che – si legge tra l'altro – hanno prenotato tramite questi siti web non autorizzati, a causa del contatto e dei dettagli di pagamento fittizi inseriti al momento della prenotazione sul sito web di Ryanair".
Non una parola sulla possibilità di comprare voli per l'Uk. Almeno da Bari. Eppure la società che gestisce lo scalo aeroportuale paga circa sette milioni di euro all'anno per portare avanti il sodalizio con Ryanair, secondo il contratto firmato nella primavera 2019.
I voli domestici non cancellati nell'Italia zona rossa
Sul punto dalla compagnia fanno notare che ci sono sempre le eccezioni ai divieti per gli spostamenti fra regioni previsti dal governo italiano. Dunque i motivi di lavoro, salute, necessità da annotare nell'autocertificazione del Viminale, che consentirebbero gli spostamenti tra regioni anche nei giorni in cui l'Italia è zona rossa. Per questo quei voli restano comunque in piedi: "Non tocca a noi verificare le eccezioni", dicono da Ryanair. Poi aggiungono che fino a tutto gennaio 2021 resta valida la "rimozione del supplemento" decisa a novembre. Ovvero la possibilità di cambiare volo senza sborsare altri euro allargata a "tutti i clienti che prenoteranno un volo a dicembre 2020 e gennaio 2021".
Nella nota la low cost rimarcava come sia possibile "riprogrammare il proprio volo senza fee per il cambio fino al 30 settembre 2021". Dara Brady, direttrice dell'area Marketing & digital di Ryanair, sosteneva che "i clienti posso pianificare i loro viaggi per Natale, Pasqua e l'estate sapendo che se i loro piani dovessero cambiare, possono spostare i loro voli senza costi aggiuntivi". A patto, però, che il costo base del biglietto sia lo stesso, altrimenti il surplus resta a carico del viaggiatore. Per questo centinaia di clienti, anche via social network, reclamano la cancellazione dei voli domestici nei giorni zona rossa. Che però ancora non c'è.
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