Oggi che la comunicazione tra dispositivi elettronici (device, per gli addetti) non è più una faccenda esclusiva dei grandi smanettoni, o dei giovani 'nativi' digitali, anche il pubblico della 'classica' può prendersi le sue belle rivincite sul web. L’offerta delle singole istituzioni, in contropiede o forse soltanto per far capire che possono farcela senza tutele esterne come il canale culturale vagheggiato dal Mibact, è sostanziosa e differenziata.
Certo, non ci sono ancora progetti audaci e pensati totalmente per il pubblico da casa – come, ad esempio, avviene all’estero dove la fiducia nello streaming e le strutture tecnico-registiche hanno sviluppato da anni un’estetica specifica, molto avanzata: si veda, per averne un’idea, il Konzertfilm realizzato dalla Deutsche Symphonie-Orchester di Berlino. Ma anche sparigliando, non potendo segnalarli tutti, i concerti, opere, balletti e spettacoli per bambini che si possono vedere liberamente in questi giorni compongono cartellone virtuale praticamente inesauribile. E di buona qualità. Il lungo catalogo si può esplorare per generi o per pollici di schermi: le produzioni, nuove ma realizzate senza pubblico, nascono in diretta streaming – accettando la dicitura generica oramai entrata nel gergo che garantisce l’orario di emissione, non il fatto che il prodotto sia proprio live – quindi per pc e smartphone ma poi entrano nell’offerta sempre più attraente di RaiPlay. Quindi in una destinazione accessibile a tutti, come buona parte degli spettacoli che RaiCultura segue con crescente e lodevole assiduità.
A tutto schermo, e possibilmente con l’audio collegata all’impianto hi-fi di casa, sarà un piacere sfogliare il catalogo specifico: le proposte operistiche delle ultime settimane vanno dal Marino Faliero di Bergamo al Barbiere di Siviglia di Roma (due produzioni eccellenti e che, in modo diverso, sono state realizzate per lo schermo).
In generale, nelle ultime settimane si è rafforzata la forza produttiva autonoma delle istituzioni musicali, e quindi si è allungato il virtuale catalogo di recite. Alcune società sono attive per conto proprio, come l’Orchestra Toscanini di Parma che dopo aver divorziato da Facebook ha postato gratuitamente tutta la stagione autunnale; in alleanze territoriali (come il cartellone emiliano senza costi che si può trovare su https://operastreaming.com/, da ieri arricchito dalla fresca produzione di Cenerentola da Modena ma che ha in palinsesto, tra l’altro, l’Ernani che ha 'riaperto' il Regio di Parma, un brillante Barbiere di Siviglia da Piacenza e un paio di produzioni barocche di Purcell e Haendel da scoprire) oppure istituzionali come la piattaforma che riunisce le Fondazioni lirico sinfoniche e che quindi è rifornita quasi quotidianamente di registrazioni provenienti dai teatri associati.
Mentre in attesa di scendere in campo con la San Carlo Digital Opera House, la sua web tv organica e ambiziosa – in collaborazione tecnico-promozionale con Tim – lo storico teatro di Napoli trova un partner importante nell’altrimenti noto MyMovies, ma con accesso anche dal sito del teatro per la proposta di fine anno, il Concerto di Natale disponibile dalle ore 18 del 24 dicembre e il Gala di Danza dalle 18 del 31. Già in vendita gli accessi virtuali: 1,09 euro per il singolo evento e la Card 2 Natale (concerto + balletto, 2 euro); il biglietto si può facilmente far recapitare ad altri: un’idea regalo musicale scaltra, sicuramente avrà successo.
Quattro autori, almeno, a riassumere le centinaia di appuntamenti sinfonico-concertistici “classici” altrimenti impossibile anche solo da citare singolarmente. Escludendo di proposito le proposte nazional-popolar-televisive che mescolano classica e pop in ambienti architettonicamente suggestivi, ma con programmi e rese acustiche insoddisfacenti.
Strauss anzi gli Strauss per antonomasia. Quelli del viennese Concerto di Capodanno dalla Sala d’oro del Musikverein, italiano per via di Riccardo Muti che lo dirige per la sesta volta: su Rai 2 venerdì 1 gennaio alle 13.30, e alle 21.15 su Rai 5. In attesa del cd con la registrazione dal vivo che la Sony immetterà sul mercato già l’8 gennaio.
Beethoven nell’anno oramai concluso del 250enario della nascita. Vale la pena di riascoltare il programma diretto da Daniel Harding con l’Orchestra Nazionale della Rai (Quinta e Ottava su RaiPlay) o di scoprire la Quarta che apre il Concerto di Capodanno della Fenice di Venezia (a mo’ di preludio alla seconda parte del programma tradizionalmente dedicato a numeri operistici): in diretta per RaiCultura su Rai 1 l’1 gennaio alle 12,20 (repliche alle 18.15 su Rai 5, alle 20.30 su Radio 3); poi su il portale agganciato al Canale YouTube del teatro (già quasi 85mila iscritti) dove si possono recuperare molte altre chicche tra cui la meravigliosa Nona di Beethoven diretta da Myung Whun Chung nella suggestiva cornice del teatro ‘occupato’ esclusivamente dagli esecutori.
Per ricordare bene Mozart (oltre alla Praga diretta da Gatti dall’Opera di Roma) c’è la Jupiter che conclude il sofisticato Concerto di Natale della Scala, diretto da Michele Mariotti (il 25 su Rai 5 alle ore 16,40 poi, al solito, su RaiPlay. Altri regali scaligeri (sulle pagine Facebook e YouTube del teatro) le tre proposte per i bambini, il 25 ore 11 l’intramontabile Pierino e il Lupo con Giovanni Storti e Giacomo Poretti; l’1 gennaio Il carnevale degli animali di Saint-Saëns, voce recitante Gioele Dix; il 6 Storia di Babar di Poulenc con Angela Finocchiaro. Oltre che la possibilità di ripassare – anzi di vedere integralmente, cioè anche con la scena-duetto di Walchiria di Wagner sacrificata al minutaggio della diretta il 7 dicembre – il concerto/spettacolone A riveder le stelle lussuoso surrogato della mancata inaugurazione 2020.
E Schubert. Forse l’appuntamento più importante, per varie ragioni, statistiche (il direttore musicale dei Berliner Phiharmoniker, oramai non dirige più altre orchestre oltre alla sua e quella della StaatsOper di Monaco, questa e l’OSN della Rai) e musicali, è la Sinfonia in do maggiore 'La Grande' di Schubert che Kyrill Petrenko ha proposto nel programma natalizio dell’Orchestra di Santa Cecilia. Il 29 dicembre passa su Rai 2 ma è già su RaiPlay. Il programma completo include l’Oberon ouverture di Weber e, con il pianista Igor Levit, il Concerto n. 1 di Prokof’ev. A parte la regia musical-televisiva scarsa, in audio come in video, pare proprio di essere alla Filarmonica di Berlino.
Commenti recenti